Interpreti: Gaetano Badalamenti, Adriano Coletta, Alain El Sakhawi, Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer, Salvatore Romania
Coreografie e Regia: Roberto Zappalà
Musica originale: Puccio Castrogiovanni
Testi: Nello Calabrò
Disegno luci: Marco Policastro
Costumi: Roberto Zappalà
Coproduzione: Compagnia Zappalà Danza – Etnafest Arte – Scenario Pubblico – Uva Grapes Festival
Con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dip. Spettacolo – Regione Sicilia
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Lo Spettacolo
Instrument 1 <scoprire l’invisibile> è la prima tappa dal progetto Instruments con cui il coreografo ha abbandonato temporaneamente la drammaturgia complessa per soffermarsi sul corpo in relazione al suono, al rumore, alla musica. Con questo progetto Zappalà ha indagato alcuni strumenti inusuali e in genere difficilmente utilizzati in forma solistica, per renderli protagonisti in scena. Instrument 1 è dedicato al marranzano(scacciapensieri), strumento musicale normalmente associato alla tradizione siciliana e spesso alla mafia. In scena insieme al musicista Castrogiovanni, sette danzatori, tutti uomini, che interpretano con vigore una Sicilia senza confini, in cui la tradizione e il moderno non vedono una netta distinzione, ma si incrociano, si ritrovano, si fondono.
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La Compagnia
Fondata a Catania nel 1989 e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento dello Spettacolo sin dal 1996 e dalla Regione Siciliana, la Compagnia Zappalà Danza è considerata oggi dalla critica europea una delle più interessanti realtà della danza contemporanea italiana.
La storia della compagnia si identifica con la figura di Roberto Zappalà, il cui stile coreografico, dopo anni di ricerca del movimento insieme ai suoi danzatori, è divenuto un linguaggio originale e versatile. La compagnia si avvale spesso di importanti collaborazioni; in particolare il Teatro Stabile di Catania, il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Teatro A. Ponchielli di Cremona,il Teatro Massimo Bellini di Catania, la Fondazione I TEATRI di Reggio Emilia hanno sostenuto la compagnia nella realizzazione delle proprie produzioni, che hanno circuitato in tutta Italia, in Svizzera, Marocco, Irlanda, Svezia, Francia, Belgio, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Cipro, Germania, Polonia, Centro e Sud America, Medioriente, Sudafrica.
Tra le creazioni di maggiore successo della compagnia, “Pasolini nell’era di Internet” e “A.semu tutti devoti tutti?” vincitore del premio Danza&Danza 2010 miglior produzione italiana e recentemente proposto al Théatre de la Ville di Parigi, prima compagnia italiana di danza a calcare le scene del teatro parigino.
Nel 2013 a Roberto Zappalà è stato consegnato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.