Duemila spettatori, 25 compagnie in scena, 7 concerti e un progetto di scambio tra i ragazzi dell’Emilia Romagna e di Napoli con a tema le mafie. Sono i numeri del Nuovo Teatro Sanità, che dopo il successo della prima stagione punta ad attirare sempre nuovo pubblico e ad aprirsi ai luoghi del quartiere. Non a caso la stagione del Sanità prende il nome di “Teatro diffuso”: «dall’esigenza di cercare nuovi spazi e nuove collaborazioni per il teatro», ha spiegato il direttore artistico Mario Gelardi. In questo periodo, infatti, il Nts’, insieme a Il Teatro Cerca Casa e a Caracò Editore, è protagonista del progetto omonimo presentato nell’ambito del Forum Universale delle Culture. Una mini-rassegna di sei spettacoli in luoghi storici del quartiere Sanità completamente gratuiti per il pubblico (info: http://www.nuovoteatrosanita.it/teatro-diffuso-sei-spettacoli-ad-ingresso-libero/)
Per la nuova stagione il primo appuntamento è al Grand Hotel Parker’s di Napoli (corso Vittorio Emanuele) il 10, 11 e 12 ottobre. Nelle stanze d’albergo andrà in scena l’originale format “Do not disturb”, una produzione del Nts’ che nasce dall’idea di Claudio Finelli e Mario Gelardi. Gli attori Carlo Caracciolo, Ivan Castiglione, Agostino Chiummariello, Vincenzo Coletti, Cristina Donadio, Fabiana Fazio, Carlo Geltrude, Irene Grasso e Daniele Marino, metteranno in scena piccole storie di vita intima spiati dal pubblico.
Secondo appuntamento all’insegna della musica con Felice Panico ed il suo “Terzo Tempo”, in scena il 17-18 e 19 ottobre.
La seconda stagione del Nts’ torna su temi sociali e dedicati alla legalità. Il 24, 25 e 26 ottobre in scena c’è Giulio Cavalli in “L’amico degli eroi”, spettacolo incentrato sulla figura di Dell’Utri.
Si continua il 7-8 e 9 novembre con “Battuage”, scritto e diretto da Joele Anastasi e presentato da Vucciria Teatro.
Spazio ai classici il 14-15 e 16 novembre con “Sottovoce”, delicato alla figura di Raffaele Viviani. Vi troviamo Ernesto Lama nel duplice ruolo di regista e attore. Con Elisabetta D’Acunzo e Marina Bruno.
Il 22 e 3 novembre è la volta di “Il re ride”, una fiaba moderna rivisitata da Luisa Guarro.
Il 5-6 e 7 dicembre alla chiesa di San Severo, Roberto Azzurro e Gea Martire saranno protagonisti del “Primo movimento verso l’Autodafé”, ispirato da “Autodafè” di Elias Canetti.
Il 12, 13 e 14 dicembre il libro di Antonio Menna “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli” diventa spettacolo con l’adattamento e la regia di Mauro Di Rosa.
Altro adattamento il 19-20 e 21 dicembre con “Scimmie”, dal romanzo di Alessandro Gallo, per la regia di Carlo Caracciolo.
Altra produzione del Nts’ è “Lui, il figlio” (in scena il 27-28 dicembre), che ha coinvolto nove autori nella riscrittura della Passione di Cristo, dal Nuovo Testamento, partendo da Gesù figlio dell’uomo di Khalil Gibran.
Focus su Pasolini per i quarant’anni dalla scomparsa a partire da gennaio. Il via il 10 e 11 gennaio con “Voci&Versi per P.P.P”, a cura di Claudio Finelli. Il 16-17 e 18 è la volta di “Una vita violenta nella città di Dio”, da un’idea di Ciro Pellegrino che, insieme ai ragazzi del laboratorio teatrale del ntS’, lavorerà sui testi “Erastrato” di Sartre e “Una vita violenta” di Pasolini. E il 23, 24 e 25 va in scena “Scrivo di esseri umani” scritto e diretto da Massimo Stinco. Il focus si chiude il 30-31 gennaio e 1 febbraio con “La grande tribù” di Mario Gelardi, in scena Ivan Castiglione.
Spettacolo al femminile il 6, 7 e 8 febbraio con “Identità migranti”, scritto e diretto da Cinzia Cordella.
Cristina Danadio è protagonista al Nts’ con due spettacoli: “Lap’n Lape’n” (13-14 e 15 febbraio), ideato e diretto da Elena Gigliotti, ed “È tutto qui, e nulla è ancora compiuto” il 6-7e 8 marzo.
Il 20, 21 e 22 febbraio va in scena “Impossibili”, un coro tragicomico del gruppo “Fools”, un racconto dell’Italia con un ritmo incalzante. Regia di Rosa Masciopinto.
Spazio alle compagnie giovani con “L’Anniversario” (27 e 28 febbraio), di Gianluca D’Agostino, “Parastasi Kitsch” (27-28 e 29 marzo), liberamente ispirato a La morte della Pizia di Durrenmatt, riscritto da Fabiana Fabio e interpretato e diretto dalla stessa insieme ad Irene Grasso e da ultimo “Né su né giù” ( 24-25 e 26 aprile), di Luca Giacomozzi per la regia di Gabriele Carbotti.
Torna in scena (il 13-14 e 15 marzo) un successo di Mario Gelardi, “12 baci sulla bocca”, sul tema dell’omosessualità negli anni ’70, regia di Giuseppe Miale di Mauro.
Ultimi appuntamenti con “Quadri di una rivoluzione” (20-21 e 22 marzo), scritto e diretto dall’autore messinese Tino Caspanello, vincitore del Premio Riccione per il Teatro nel 2003, “Gli altri” (10-11 e 12 aprile), dello scrittore Maurizio De Giovanni, con la regia di Mario Gelardi.
Chiudono la stagione “Schifosi- l’orchestra vuota” (17-18 e 19 aprile), di Rosario Sparno, dall’opera di David Forster Wallace e “La tragedia di re Riccardo III”, Preludio-Interludio-Gran finale (1-2 e 3 maggio) con la regia di Riccardo De Luca.