di Antonio Tarantino
regia Teresa Ludovico
con Teresa Ludovico e Roberto Corradino
spazio scenico e luci Vincent Longuemare
costumi Luigi Spezzacatene
realizzazione Artelier collaborazione al movimento Elisabetta Di Terlizzi
assistente alla drammaturgia Loreta Guario
tecnico suono e luci Gianvito Marasciulo
distribuzione Anna Maria Giannone
produzione Teatro Kismet OperA
Spettacolo promosso da Circle – Circuito Lombardo Europeo per lo spettacolo dal vivo
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Arriva in scena ad ATIR Teatro Ringhiera, venerdì 20 e sabato 21 marzo (ore 20.45), il Teatro Kismet OperA con “Namur” (o della guerra e dell’amore), di Antonio Tarantino, regia Teresa Ludovico, anche in scena insieme a Roberto Corradino. Lo spettacolo, finalista al Premio Ubu 2014, è promosso da Circle – Circuito Lombardo Europeo per lo spettacolo dal vivo.
E’ il 19 giugno 1815. L’armata francese è in rotta. Napoleone fugge verso Parigi. Namur, ormai un paese di retrovia, è percorso dalla soldataglia inglese e prussiana che, casa per casa, cerca i nemici. È notte. Nei campi di grano cavalli sventrati, soldati sgozzati, sciabolati, ammassati si confondono nell’oscurità fra gli arbusti e le fronde. In una capanna fuori Namur Marta, una vivandiera imperiale non più giovane, sta facendo l’amore con Lucien, un imberbe fantaccino che, alle pressanti richieste di conferma d’amore da parte della donna, cercherà fino all’alba di sfuggire con imbarazzo e finzione. I loro dialoghi crudeli sveleranno universali meccanismi di coppia e la feroce assurdità della guerra.
Antonio Tarantino, in questo testo inedito scritto nel 1998, con pennellate mirabili crea un affresco visionario di grande potenza evocativa. I fitti dialoghi dei due personaggi con la loro bruciante universalità travalicano la capanna di Namur e risuonano nell’immensità della notte che si popola di Storia.
Nel 1982 ho visto lo spettacolo Stabat Mater di Antonio Tarantino – scrive Teresa Ludovico – interpretato da Piera Degli Esposti, e sono rimasta folgorata da quel potente flusso di parole fatte di carne. Una scrittura magistrale che mi affascinava e mi intimoriva. Quando, qualche anno fa, Marco Martinelli propose, a noi attori del Teatro Kismet, uno studio per la messa in scena de La casa di Ramallah, ebbi un tuffo al cuore: ero eccitata dalla proposta e impaurita dalla verbosità della scrittura. Allora, ho avvicinato il testo lentamente, cercando di assorbirlo ritmicamente e, quando mi sono lasciata andare, tutto è stato più semplice. Lo stesso è accaduto nella preparazione di Piccola Antigone e Cara Medea, di cui ho curato anche la regia. Questi personaggi, spesso portatori di mitiche ferite, chiedono all’attore di essere incarnati così, come si presentano: nudi e crudi, senza nessun giudizio. Frequentando un laboratorio di drammaturgia condotto dall’autore, ho compreso la sua necessità di scorticare le belle parole per trovare la voce, magari rauca, di quella umanità affamata d’amore, ma che ha paura dell’altro, che si sente continuamente minacciata e che vive di doppiezza. Le storie di Tarantino si svolgono in interni, in spazi chiusi, ma sono sempre il riflesso del fuori e della Storia. Con leggerezza e ironia riesce a coinvolgere lo spettatore in temi di grande impegno sociale. Un teatro politico ?!
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ATIR TEATRO RINGHIERA
Piazza Fabio Chiesa / via Pietro Boifava 17 – Milano
Info e prenotazioni: 02.87390039 – 02.84892195 prenotazioni@atirteatroringhiera.it
BIGLIETTERIA: aperta dal giovedì al sabato dalle 17 e 19, e 1h30 prima dell’inizio degli spettacoli. PREZZI: intero: € 15 – ridotto under 26: € 10 – ridotto over 60: € 7,50 – ridotto convenzioni: € 12
www.atirteatroringhiera.it
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Prossimo spettacolo
ATIR Teatro Ringhiera
Fibre Parallele “Lo splendore dei supplizi” dal 26 al 29 marzo
http://www.atirteatroringhiera.it/stagione_dettaglio.php?id=154&pf=0