con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione – Compagnia Pippo Delbono
durata 1h e 55 min senza intervallo
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L’ultima creazione di Pippo Delbono finalmente a Napoli. Uno spettacolo intenso e forte che nasce da un dolore personale, la morte della madre dell’autore, ma affronta un tema universale: l’amore. Delbono ci racconta del vuoto d’amore del nostro tempo con il suo linguaggio unico, che rende teatro la poesia. Uno spettacolo unico, intenso e surreale che cita Shakespeare e Cechov, passando per Pasolini e Keruac, e ci trascina in un universo musicale che va da Enzo Avitabile ai Deep Purple.
NOTE DI REGIA
“Ancora posso scrivere d’amore” scriveva il poeta Dario Bellezza, grande amico di Pier Paolo Pasolini morto ucciso dall’aids. L’orchidea è il fiore più bello ma anche il più malvagio, mi diceva una mia amica, perché non riconosci quello che è vero da quello che è finto.
Come questo nostro tempo.
In Orchidee c’è, come in tutti i miei spettacoli, il tentativo di fermare un tempo che sto attraversando. Un tempo mio, della mia compagnia, le persone che lavorano ormai da molti anni con me, ma anche un tempo che stiamo attraversando e vivendo oggi tutti noi. Italiani, europei, occidentali, cittadini del mondo. Un tempo confuso dove mi sento, ci sentiamo, in tanti, credo, sperduti… Con la sensazione di aver perduto qualcosa. Per sempre. Forse la fede politica, rivoluzionaria, umana, spirituale. Orchidee nasce anche da un grande vuoto che mi ha lasciato mia madre quando è partita per sempre. Mia madre che dopo i conflitti, le separazioni, avevo rincontrato per ridiventare amici. Io, un po’ più grande un po’ più saggio, lei vecchia ritornata un po’ più bambina. E così il vuoto. Il sentirsi non più figlio di nessuno. Il vuoto dell’amore.
Il vuoto che viviamo nella cultura, nell’essere artisti perduti. Il teatro che spesso sento un luogo diventato troppo polveroso, finto, morto. La menzogna accettata, della rappresentazione teatrale. Ma Orchidee parla anche del bisogno vitale di riempire quel vuoto. Parla del bisogno di ricercare ancora, altre madri, altri padri, altra vita, altre storie. E poi stranamente le parole “importanti” del teatro che volevo abbandonare mi sono ritornate addosso e hanno ritrovato un loro senso nuovo, incastrate con la mia vita.
E anche la mia vita forse è diventata con quelle parole, la vita di tanti altri.
Credo che Orchidee rappresenta per me quel bisogno vitale, incontenibile, di continuare ancora nonostante tutto a scrivere, a parlare dell’amore.
Pippo Delbono
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Date
: Dal 24/03/2015 al 29/03/2015
Spettacoli:
Martedì/Giovedì/Venerdì/Sabato h 21.00
Mercoledì e Domenica h 17.30
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Biglietti:
I posto € 20
II posto € 15
III posto € 12
Mercoledì/Giovedì/Venerdì
I posto € 25
II posto € 20
III posto € 17
Sabato e Domenica
I posto € 30
II posto € 25
III posto € 20
Under 29
euro 16 per tutti i giorni della settimana.
Per tutti i biglietti acquistati in prevendita, ad esclusione degli Under 29, verrà applicata una maggiorazione del 10%