Sono stati esauriti a tempo di record i posti per l’appuntamento di venerdì 10 aprile con Musikè, rassegna di musica, teatro e danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Nella suggestiva cornice della Sala dei Giganti del Liviano si esibiranno la cantante Cristina Zavalloni e il pianista Andrea Rebaudengo, con musiche di Satie, Stravinskij, Eisler, Schoenberg, Weill, Gershwin e Bernstein. Il programma costituisce un viaggio ideale tra la Francia, la Germania e gli Stati Uniti nella prima metà del Novecento e si ricollega al tema della mostra Il demone della modernità. Pittori visionari all’alba del secolo breve, promossa dalla Fondazione insieme al Comune di Rovigo e all’Accademia dei Concordi, curata da Giandomenico Romanelli e allestita a Palazzo Roverella a Rovigo fino al prossimo 14 giugno.
Artista incredibilmente versatile, capace di spaziare dal canto lirico al canto jazz, dal repertorio classico a quello più sperimentale, Cristina Zavalloni torna a Musikè dopo aver presentato in concerto il suo album jazz La donna di cristallo nella prima edizione della rassegna (2012). Andrea Rebaudengo è un pianista che vanta collaborazioni con le principali istituzioni concertistiche italiane. Insieme, i due artisti si sono esibiti alla Carnegie Hall di New York, al Teatro della Maestranza di Siviglia, al Teatro Rossini di Pesaro, al Festival di West Cork, al Festival del Castello di Varsavia e ai Concerti del Quirinale. Nel 2008 hanno inciso il disco Tilim-Bom, dedicato a Stravinskij e Milhaud.
Il programma del concerto parte dai cabaret parigini dell’inizio del Novecento: luoghi di intrattenimento, ma soprattutto luoghi di incontro e sperimentazione delle avanguardie pittoriche, letterarie e musicali. Allo Chat Noir era di casa il compositore e pianista Eric Satie (1866-1925), di cui verranno eseguite due chansons originariamente scritte per la cantante Paulette Darty, detta «la regina del valzer lento»: Je te veux e La diva de l’empire, brano quest’ultimo basato sul ritmo di un’altra danza che impazzava oltreoceano, il cake-walk. Nella Parigi d’inizio Novecento visse e operò anche Igor Stravinskij (1882-1971), di cui verranno eseguiti due cicli per canto e pianoforte, Pribautki (‘Facezie’) del 1914 e le Trois petites chansons, oltre a Piano Rag Music e al Tango per pianoforte solo, quest’ultimo scritto a Hollywood nel 1940. Non meno intensa era la vita artistica berlinese dove operò Hanns Eisler (1898-1962), del quale verranno eseguiti quattro Lieder su testi di Bertolt Brecht. Al periodo berlinese di Arnold Schoenberg (1874-1951) appartengono anche Gigerlette, Einfältiges Lied e Mahnung, scritti nel 1901 per il Buntes Theater di Berlino, dove si allestivano spettacoli di varietà, atti unici di prosa e pantomime. Cristina Zavalloni e Andrea Rebaudengo proporranno inoltre alcuni tra i più fortunati songs di Kurt Weill (1900-1950): Barbara Song dall’Opera da tre soldi, Surabaya-Johnny dalla commedia musicale Happy End, Speak Low dal musical One Touch of Venus, diventato uno standard tra i più eseguiti della storia del jazz grazie all’interpretazione di Billie Holiday. Il concerto si concluderà idealmente negli Stati Uniti con i Tre preludi per pianoforte solo di George Gershwin (1898-1937) e con quattro pezzi da La Bonne Cuisine, raccolta di ricette prelibate messe in musica da Leonard Bernstein (1918-1990) su un testo che il cuoco francese Émile Dumont scrisse verso la fine dell’Ottocento.
Per informazioni:
www.rassegnamusike.it
tel. 345 7154654