“Seals”
Alessandro Galati pianoforte
Gabriele Evangelista contrabbasso
Stefano Tamborrino batteria
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Mercoledì 6 maggio, alla Casa del Jazz, Alessandro Galati Trio con Alessandro Galati pianoforte, Gabriele Evangelista contrabbasso e Stefano Tamborrino batteria. Dopo aver esordito giusto vent’anni fa con un piano trio che lo vedeva affiancato nientemeno che da Palle Danielsson e Peter Erskine e aver lavorato continuativamente in trio con altri due “mostri sacri” come Arild Andersen e Paolo Vinaccia, il pianista fiorentino Alessandro Galati ha stavolta messo assieme un trio del quale è pienamente leader, con musicisti giovani ancorché preparatissimi e già oggi impegnati su molteplici fronti: Gabriele Evangelista e Stefano Tamborrino. Un trio nel quale mettere a frutto le sue molteplici e variegate esperienze artistiche… Seals è l’ultimo progetto del pianista e compositore Alessandro Galati, in collaborazione con il contrabbassista Gabriele Evangelista ed il batterista Stefano Tamborrino.
La diversa formazione e le molteplici esperienze dei membri della sezione ritmica, ognuno dei quali singolarmente impegnato in importanti progetti (Enrico Rava Tribe, Hobby Horse, etc.) danno vita ad un intenso dialogo musicale con il leader. L’attenzione per una melodia limpida ed essenziale che da sempre costituisce la principale cifra di Alessandro Galati si incontra con la volontà di rompere con gli schemi compositivi tipici della tradizione jazzistica, dando vita ad un Cd di ampio respiro.
I dieci brani che compongono Seals alternano composizioni originali del leader ad alcune inedite riletture di noti standards. Taylor Without Scissors è la delicata ed originale ballad che introduce all’ascolto del cd, seguita da un particolarissimo arrangiamento di Cherokee di Ray Noble, sviluppato in tempo dispari e teso alla creazione di imprevedibili e stralunati equilibri melodici. La title track Seals è una pop song dalla raffinata leggerezza. Rarefatti e composti equilibri si ritrovano negli inediti brani Unpredible, The country life e Little Sophia. Alien Blues si avvale invece di uno sviluppo tematico che sembra avere forti legami con la musica seriale per poi approdare ad atmosfere più dichiaratamente free. Lo standard Softly as in a morning sunrise è introdotto da un lirico assolo di batteria che ci conduce in atmosfere lontane per poi cambiare rotta attraverso il meditato intervento del pianoforte. Casi Abstemia, ancora una composizione originale, esplora i colori più dolci e melodici del tango. La splendida So In Love di Cole Porter, unico brano eseguito in piano solo, porta alla luce le emozioni più intense, quelle che appartengono alle pieghe più recondite del nostro animo. (M. Milanesi)
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Alessandro Galati dagli anni ’90 svolge regolare attività concertistica in Italia e all’estero, sia come solista sia in importanti formazioni annoverando collaborazioni di fama internazionale, tra queste Mike Mainieri, Arild Andersen, David Murray, Steve Lacy, Lee Konitz, Steve Grossman, Peter Erskine, Dave Liebman, Palle Danielsson, Bob Sheppard, John Patitucci, Michael Moore, Kenny Wheeler, Enrico Rava, Paolo Fresu. Nel 2010, 2007 e 2005 è in tournée in Giappone in importanti sale da concerto. Nel 2002 due tours in Brasile in piano solo, nel 2010 e 2011 in Norvegia con il quintetto di Bendik Hofseth e Mike Mainieri. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche per importanti etichette sia nazionali sia internazionali. In particolare, compare accanto ai più importanti nomi del jazz italiano nella compilation Umbria Jazz 2011 edita da Blue Note, nel 2010 September in Japan, piano solo live in Giappone, nel 2009 Unstandards ed. Via Veneto Jazz, nel 2008 g plays G disco in piano solo dedicato al Songbook di Gershwin, per letichetta giapponese Blue Gleam, incide nel 2010 Imaginerie, nel 2007 Cubicq nel 2005 All alone. Per litaliana Double Stroke nel 2006 Angoli confusi, ancora per Via Veneto jazz incide nel 2003 Ringin Bells e nel 1999 Europhilia, nel 1997 registra a Los Angeles il cd Jason salad! per RCA Victor, nel 1996 Saxo prod. Citroen France, nel 1995 Traction Avant sempre per via Veneto Jazz. Dal 2012 è titolare della cattedra di pianoforte jazz presso il conservatorio N. Piccinni di Bari.
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Gabriele Evangelista si è diplomato in contrabbasso nel 2006 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore ministeriale presso l’Istituto Musicale “P. Mascagni” di Livorno nella classe del M° Paolo Tommasi, proseguendo poi gli studi con il M° Alberto Bocini. Prima di dedicarsi esclusivamente al jazz, Gabriele ha suonato in orchestre e gruppi cameristici di musica classica, anche in veste di contrabbasso solista, ottenendo prestigiosi riconoscimenti e importanti borse di studio. Successivamente Gabriele ha scoperto una naturale disposizione alla creatività e all’improvvisazione e trovando nel jazz il genere più congeniale, iniziando a coltivarlo con grande passione. La sua formazione jazzistica è cominciata attraverso il corso di alto perfezionamento Roma Jazz’s Cool dove ha avuto come insegnanti Scott Colley e Salvatore Bonafede. Fra il 2008 e il 2010, durante il corso di alto perfezionamento In.Ja.M. di Siena Jazz, Gabriele ha seguito le lezioni di Rufus Reid, Paolino Dalla Porta, Riccardo del Fra, Furio Di Castri, Eddie Gomez, Drew Gress, Piero Leveratto, Hein Van de Geyn, Jeff Ballard, Tim Berne, Billy Hart.
Dal 2010 Gabriele è il contrabbassista di Enrico Rava nel quintetto “Enrico Rava tribe” e nel progetto “L’Opera Va”, con i quali ha effettuato numerosi concerti in Italia e all’estero. Ha suonato nei più importanti jazz club italiani e si è esibito all’interno di importanti manifestazioni nazionali. Fra le numerose esperienze all’estero, ha suonato negli Stati Uniti, in India, Croazia, Austria, Germania, Francia, Bulgaria e Slovacchia.
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Stefano Tamborrino ha cominciato a suonare nel 2000, all’età di 19 anni. Da allora ad oggi ha portato avanti il suo percorso musicale da autodidatta, cosa che ha favorito la formazione di un suo stile più personale e unicamente dettato dall’istinto. Molteplici sono le sessioni di studio con musicisti affermati e di notevole talento. E’ membro del trio Hobby Horse col quale ha appena registrato per l’etichetta Il Parco Della Musica Records. Tra i fortuiti incontri e le collaborazioni stabili possiamo annoverare i nomi di: Ares Tavolazzi, Paolo Birro, Giovanni Guidi, Dan Kinzelman, Joe Rehmer, Marco Panascia, Francesco Bearzatti, Alessandro Lanzoni, Nico Gori, Mirko Guerrini.
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Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma
Info: 06/704731
Ingresso 10 euro