Nei giardini di Castel Sant’Angelo, nell’ambito del Roma Fringe Festival 2015, hanno calcato la scena oltre 500 artisti italiani, europei e americani susseguendosi nei circa 80 spettacoli in concorso e 14 eventi speciali, oltre a 5 ospiti internazionali. Dal 28 giugno al 3 luglio “La scena romana” ha proposto una selezione degli spettacoli più significativi della scorsa stagione del teatro indipendente capitolino con Teatro Studio Uno, Teatro Argot Studio, Teatro Tordinona, Carrozzerie N.o.t., Teatro dell’Orologio, Andrea Cosentino, Teatro e Critica.
Nella serata finale il direttore artistico Davide Ambrogi ha sottolineato come la kermesse, utilizzando la scenografia storico-artistica del Castello, ha svolto un’azione di bonifica e recupero dei giardini restituendone la fruizione ai cittadini romani che hanno potuto passeggiare e assistere alle rappresentazioni, riducendo al minimo l’impatto delle strutture funzionali, non usufruendo di finanziamenti e pagando le utenze al comune.
Con una squadra di lavoro under 35, il Roma Fringe Festival ha catalizzato l’attenzione di un pubblico variegato, in aumento rispetto alle edizioni precedenti, sugli eterogenei linguaggi del teatro indipendente italiano (dal teatro civile al teatro danza, dalla commedia alla performance), creando i presupposti per ampi orizzonti artistici e ponendo le basi per nuove collaborazioni.
La finale del 5 luglio ha visto confrontarsi i 4 spettacoli più votati nelle settimane precedenti da pubblico e critica tra cui giornalisti, direttori di teatro e addetti ai lavori.
Quattro testi diversi che coagulano il fermento e la creatività presenti nella drammaturgia contemporanea, che attinge anche alla memoria collettiva del passato, come la Grande Guerra della quale ricorre il centenario.
“Guerriere-Tre donne nella Grande Guerra” racconta in termini realistici e poetici la tragedia vissuta dalle donne: chi si travestiva da uomo per combattere al fronte, chi faceva la portatrice di viveri per incontrare il marito in trincea, chi lavorava in fabbrica per mantenere i figli. Lo spettacolo si è avvalso di documenti originali ed esclusivi, con la supervisione storica del giornalista Aldo Cazzullo. Giorgia Mazzucato, autrice e interprete, è stata allieva di Dario Fo e ha dedicato lo spettacolo a Franca Rame.
Anche “Gli ebrei sono matti”, ideato e diretto da Dario Aggioli, è tratto da un episodio reale: durante il Ventennio l’ebreo Ferruccio, costretto a nascondersi in manicomio sotto il falso nome di Angelo, incontra il fascista Enrico lì internato, dal quale impara a comportarsi come un malato di mente. La dualità della guerra pone a confronto un fascista matto vero che non riesce ad essere se stesso e un ebreo falso matto costretto ad essere un altro.
“Les Aimants”, regia e interpretazione di Sara Mangano e Pierre-Yves Massip, racconta le insidie che si insinuano nella coppia col passare del tempo. Questo spettacolo di teatro gestuale e danza misto alle poesie di Prévert, approda al Fringe Festival dopo essere stato rappresentato in molti paesi con grande successo.
Fäk Fek Fik-Le tre giovani-Werner Schwab vede tre giovani attrici affrontare la drammaturgia dell’autore austriaco con l’obiettivo di realizzare una scrittura originale interpretando Le Presidentesse di Schwab con la rabbia delle loro giovani vite emarginate e periferiche in un mondo globalizzato privo di lingua, cultura, passioni. Feroce critica della società odierna. Le autrici-attrici Martina Badiluzzi, Ylenia Giovanna Cammisa e Arianna Pozzoli sono diretti da Dante Antonelli.
Quest’ultimo spettacolo è il vincitore di Roma Fringe Festival. Gli altri premi assegnati sono: Menzione speciale della giuria all’attore Dario Aggioli per Gli ebrei sono matti; Premio della critica Periodico italiano magazine a Fa curriculum. Stiamo lavorando per noi di e con Sfigartisti; Premio della critica funweek.it a Giovan Bartolo Botta per Valli a prendere della sez. Comedy; Miglior regia ad Andrea De Magistris per Anselmo e Greta; Miglior drammaturgia a Dante Antonelli, Martina Badiluzzi, Ylenia Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli per Fäk Fek Fik; Premio del pubblico a Indubitabili celesti segnali; Premio special Off a Cute; Menzione speciale Giovan Compagnia a Così grande così inutile. Miglior attore a Pierre Yves Massip per Les Aimants; Miglior attrice a Martina Badiluzzi, Ylenia Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli per Fak Fek Fik; Premio Spirito Fringe a Malabranca Teatro per lo spettacolo Bignè-L’amore è Checov.