Riapre il San Carlino, lo storico teatro di figura di Roma, e il successo è sempre lo stesso: sala piena, bambini e genitori entusiasti, applausi a non finire. La stagione è iniziata con “Il lupo e i sette capretti”, spettacolo per attori e burattini ispirato a una favola tradizionale europea pubblicata da Jakob e Wilhelm Grimm all’inizio dell’Ottocento, che la compagnia ha proposto nel suo stile inconfondibile. Della fiaba rimangono l’ossatura e l’intento pedagogico (quest’ultimo sempre leggero e sottile, mai stucchevole o moralistico), ma tutto il resto è creazione del San Carlino. Un grande lavoro di attualizzazione, invenzione, riscrittura, punteggiato da canzoni, gag, situazioni spiritose, adatte anche al divertimento degli adulti. Un lavoro drammaturgico di fantasia e stravaganze retto con maestria dai tre attori (Francesca Villa, Marco Ceccotti e Francesco Picciotti, quest’ultimo anche regista), che sanno passare con facilità da un registro all’altro, dal coinvolgere simpaticamente il pubblico al recitare (cantare e ballare) con precisione e intensità.
La novità di questo spettacolo – e ci auguriamo che l’esperimento possa essere replicato, vista l’innegabile riuscita – è l’utilizzo della tecnica dei burattini da tavolo. Gli attori non sono nascosti (come solitamente accade), ma manovrano i burattini a vista: un effetto che, grazie alla bravura degli interpreti e all’uso versatile delle loro voci, raddoppia l’espressività. La storia del lupo e dei sette capretti (e dei suoi vari tentativi di mangiarseli: cosa che gli riuscirà, anche se non sarà questo l’esito finale e tutti vivranno felici e contenti) fila via senza un attimo di pausa, inframmezzata da numerose trovate: la ninna-nanna con la musichetta di Ufo Robot, l’ingresso del lupo con un brano di Springsteen, il mugnaio che appare cantando e parla in rima, la zia (del lupo) Beatrice petulante e immersa nei ricordi di gioventù. Uno spettacolo di attrazioni e divertimento che, come si diceva all’inizio, ha incontrato il favore di grandi e piccoli.
La stagione del San Carlino è ricca e lunga, con spettacoli durante il week-end (pomeridiana il sabato, mattina e pomeriggio alla domenica). Passato “Il lupo e i sette capretti” (andato in scena fino al 27 settembre), segue “I vestiti nuovi dell’imperatore” (dalla fiaba di Andersen) nei fine settimana del 3-4, 10-11 e 17-18 ottobre, mentre il 24-25 ottobre c’è “Pulcinella e Dracula, in attesa di Halloween” e il 31 ottobre-1 novembre “It’s Halloween time (con festa in maschera al teatro). Nei week-end del 7-8, 14-15 e 21-22 novembre è il turno di “La bella addormentata nel bosco” (di Perrault), cui segue il celeberrimo “Pinocchio” (nei fine settimana del 28-29 novembre, 5-6 e 8 dicembre). A chiudere il 2015 è “Lo schiaccianoci”, in scena nei fine settimana del 12-13 e del 26-27 dicembre, ma anche nei giorni 1, 2 e 3 gennaio.