Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini
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Dieci concerti in teatro per i dieci anni del Bologna Jazz Festival. Ma per l’edizione del decennale il festival jazz bolognese entrerà anche nei più rinomati live club cittadini, oltre ad avere estensioni fuori porta: a Ferrara, San Lazzaro di Savena e Pieve di Cento. Il Bologna Jazz Festival 2015 andrà in scena ogni sera dal 24 ottobre sino al 26 novembre: un mese ininterrotto di concerti, master class e altri eventi per una full immersion nella jazz life internazionale e italiana. Una formula magniloquente per durata e numero di artisti coinvolti. Quest’anno il BJF ingrana una marcia in più, raddoppiando il numero di concerti principali nei teatri: il trio di Brad Mehldau, Ron Carter (con il quartetto “Foursight”), Kenny Garrett in quintetto, i James Farm (quartetto nel cui organico spicca una star come Joshua Redman), Children of the Light (ovvero Danilo Pérez, John Patitucci e Brian Blade), Terence Blanchard con l’E-Collective, il Mark Turner Quartet, Enrico Rava con il suo nuovo gruppo, Sylvie Courvoisier in duo con Mark Feldman, Volcan (con Gonzalo Rubalcaba, Jose Armando Gola, Horacio “El Negro” Hernandez, Giovanni Hidalgo). È evidente la ricchezza di generi, stili, approcci, con l’attenzione concentrata sul cuore statunitense della musica afro-americana ma con diramazioni verso l’esotismo caraibico e il jazz italiano. Tra le sale coinvolte spicca la novità del Teatro Comunale di Bologna: il BJF si riallaccia così alla memoria storica dei concerti jazz ospitati nel teatro d’opera cittadino sino agli anni Settanta. Si suonerà poi all’Unipol Auditorium, al Teatro Arena del Sole, al Teatro Duse, alla Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena, al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara.
Anche il circuito dei club promette una vivace animazione musicale. Tra Cantina Bentivoglio, Take Five, Bravo Caffè, Locomotiv Club (a Bologna) e il Torrione Jazz Club (a Ferrara) si ascolteranno i quartetti di Gary Bartz, Miguel Zenón, Bennie Maupin, Ray Anderson, gli Equality di Nasheet Waits, il gruppo Decay di Tim Berne, i São Paulo Underground & Black Cube SP di Rob Mazurek, il duo che affianca Gregoire Maret e Kevin Hays, il settetto di Christian Scott, il trio di Johnny O’Neal, le band di Marcos Valle, Kamasi Washington e di un mito delle tastiere come Eumir Deodato. In rappresentanza del jazz italiano ci saranno, tra gli altri, i Marea Blues Mediterraneo con Fabrizio Bosso, il quintetto di Piero Bittolo Bon, i gruppi dei pianisti Antonio Faraò, Alessandro Lanzoni, Giovanni Guidi e Fabio Giachino.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
L’edizione 2015 del Bologna Jazz Festival sarà inaugurata sabato 24 ottobre all’Arena del Sole dal contrabbassista Ron Carter. Figura mitologica del jazz, colonna portante del quintetto di Miles Davis negli anni Sessanta, Carter si presenterà con il suo quartetto “Foursight”, una band senza fiati che lascia alle sue dita gran parte del lavoro solistico. Ricchezza di spunti tematici, di trame ritmiche, di citazioni che si intrecciano in un vasto affresco: quella di Carter è una musica dalla densità coloristica tropicale.
Il primo dei due concerti previsti alla Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena, realizzati in collaborazione con l’Arci San Lazzaro, sarà martedì 27 ottobre con il sassofonista Kenny Garrett, anche lui ‘lanciato’ da Miles Davis, nella band elettrica degli anni Ottanta. Il quintetto di Garrett, decorato dal tocco latineggiante delle percussioni, diffonde una vulcanica energia, sull’onda della quale il sassofonista trascina il pubblico verso finali da standing ovation.
Ben tre concerti saranno ospitati dall’Unipol Auditorium. Il primo, venerdì 30 ottobre, sarà con Children of the Light, trio che affianca tre grandi leader come il pianista Danilo Pérez, il bassista John Patitucci e il batterista Brian Blade. Celeberrimi come sezione ritmica del quartetto di Wayne Shorter, solo da poco tempo hanno iniziato a esibirsi come trio, dando vita a una musica dall’enorme potere immaginifico, che rinnova i ruoli e gli schemi del trio con pianoforte, spazzando via spavaldamente ogni elemento di prevedibilità dal linguaggio jazzistico.
Sempre all’Unipol Auditorium si terrà, venerdì 6 novembre, il concerto del quartetto del sassofonista Mark Turner. Una formazione recentemente rilanciata dall’incisione di Lathe of Heaven per la ECM, il cui repertorio fornirà le basi per uno spettacolo che porta a sintesi l’impostazione del jazz cameristico, il vigoroso sound ereditato dalla tradizione bop, l’improvvisazione più libera da schemi.
Di grande rilievo è il concerto che si terrà al Teatro Duse martedì 10 novembre, con i James Farm, un quartetto che raccoglie alcuni dei nomi più altisonanti del mainstream contemporaneo: il sassofonista Joshua Redman, il pianista Aaron Parks, il bassista Matt Penman e il batterista Eric Harland. Una band che definisce lo stato dell’arte del contemporary jazz della east coast, trasportato in una dimensione di sublime accessibilità per l’ascoltatore: fibrillazione ritmica, interventi solistici incastonati in un superbo interplay, raffinatezza urbana.
Sabato 14 novembre il Bologna Jazz Festival entra per la prima volta al Teatro Comunale di Bologna, con un concerto pomeridiano che si terrà nel Foyer Respighi. Protagonisti la pianista Sylvie Courvoisier e il violinista Mark Feldman: un duo che getta un ponte fra la cultura della musica classica e il jazz con incredibile intensità, immaginazione e toccante lirismo.
Lunedì 16 novembre il festival torna alla Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena con il trombettista Enrico Rava e il suo New Quartet, formazione forte dell’esuberanza e la freschezza della gioventù: anagrafica per i tre partner del grande trombettista, di spirito per Rava, che continua a essere un leader indomito e non certo intenzionato ad adagiarsi su cliché né sulla ripetizione di repertori e formazioni di routine.
Si torna ancora all’Unipol Auditorium martedì 17 novembre, con uno dei più grandi esponenti della tromba jazz dagli anni Ottanta in qua: Terence Blanchard. Lo accompagnerà l’E-Collective, con il quale ha da poco pubblicato l’album Breathless (Blue Note): una band elettrica che si pone al crocevia tra jazz, funk, R&B, fusion. Una prova di grande maturità per Blanchard, capace di muoversi con disinvoltura tra linguaggi anche distanti dal suo prediletto hard bop.
Serata di grande prestigio quella di lunedì 23 novembre: il festival entra in grande stile al Teatro Comunale di Bologna, con il trio del pianista Brad Mehldau, band di fama planetaria che trasporta le classiche caratteristiche di questo organico (eleganza armonica, scavo introspettivo, lirismo melodico) in un contesto contemporaneo, anche nelle scelte di repertorio.
La decima edizione del Bologna Jazz Festival si chiuderà in trasferta a Ferrara: qui, giovedì 26 novembre al Teatro Comunale Claudio Abbado, Ferrara Musica produce in co-promozione con il BJF il supergruppo latineggiante Volcan. Magmatico e irruente, questo quartetto nasce per opera del superlativo pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, che chiama attorno a sé una ritmica che sembra un film di supereroi: il bassista Jose Armando Gola, il batterista Horacio “El Negro” Hernandez e il percussionista Giovanni Hidalgo.
A tutto ciò si aggiunge la nuova collaborazione del festival col Teatro Comunale Alice Zeppilli di Pieve di Cento che ospiterà un concerto pomeridiano con la cantante Mietta e il gruppo Marea (8 novembre).
Una ricca programmazione di concerti nei live club darà continuità al cartellone festivaliero, coinvolgendo un numero di locali più ampio che mai in precedenza.
Storica sede del festival, la Cantina Bentivoglio apre le porte a concerti di notevole caratura: dall’infuocato bop del sassofonista Gary Bartz (in quartetto l’1 novembre) al jazz più riflessivo e venato di spunti caraibici di un altro nome di spicco del sax: Miguel Zenón (il 5). Serata stuzzicante il 18 con il trio del pianista-cantante Johnny O’Neal, raffinati intimismi il 24 con il duo armonica-pianoforte formato da Gregoire Maret e Kevin Hays, mentre il jazz italiano sarà rappresentato dal trio del pianista Giovanni Guidi (l’11).
A Ferrara, l’altro storico club associato al BJF, il Torrione Jazz Club, mette in programma una spettacolare antologia del jazz statunitense: anche qui si ascolterà Gary Bartz (il 31 ottobre), poi arriveranno i vigorosi Equality del batterista Nasheet Waits (7 novembre), gli avvincenti cortocircuiti tra modernità e tradizione dell’Organic Quartet del trombonista Ray Anderson (il 13), il sulfureo post-modernismo dei Decay del sassofonista Tim Berne (il 14), le visionarie sperimentazioni elettro-jazz-latine del cornettista Rob Mazurek (il 20), l’eco del grande jazz degli anni Settanta con le ance di Bennie Maupin (in quartetto, il 21).
Grazie alla collaborazione con l’Arci Bologna, il Take Five torna a ospitare concerti del BJF, con una programmazione che privilegia il jazz italiano: incorniciati tra le esibizioni dei Falsos Brasileiros (26 ottobre) e del trio del pianista Fabio Giachino (26 novembre), si ascolteranno il piano trio di Alessandro Lanzoni (28 ottobre), i particolari impasti sonori dei Marea Blues Mediterraneo (3 novembre, con ospite d’eccezione la tromba di Fabrizio Bosso) e del quintetto del sassofonista Piero Bittolo Bon (il 19). Ma il Take Five ospiterà anche i Decay di Tim Berne (il 15). A tutto ciò si aggiungono gli appuntamenti della sezione ’round midnight: concerti after hours (dalle ore 23) per continuare a vivere la notte in jazz dopo l’appuntamento principale a teatro: con Barend Middelhoff (24 ottobre), l’iraniano Quartet Diminished (10 novembre), il Duo Improbabile (23 novembre).
Come sempre audace e variegata la programmazione musicale del Bravo Caffè: si va dal jazz solidamente ancorato alla tradizione ma anche decisamente attualizzato del quartetto del pianista Antonio Faraò (29 ottobre) e del settetto del trombettista Christian Scott (12 novembre), a uno storico esponente della musica brasiliana come il cantante-pianista Marcos Valle (il 4), alla fusion travolgente di un altro brasiliano, il celeberrimo tastierista Eumir Deodato (il 25).
Entra per la prima volta nell’orbita del BJF uno dei più vivaci e intraprendenti locali musicali di Bologna, il Locomotiv Club, che ospiterà la band del sassofonista Kamasi Washington, rivelazione di un jazz che può ancora essere epico e globale (9 novembre).
Realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, il Progetto Didattico “Massimo Mutti” giunge alla sua terza edizione: un percorso formativo, dal 15 al 26 novembre, riservato agli allievi del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna, che potranno confrontarsi con docenti del calibro di Tim Berne, Terence Blanchard, Enrico Rava. Momento culminante dell’attività didattica sarà un saggio in forma di concerto degli allievi (diretti da Enrico Rava, Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon), che farà da apertura all’esibizione della Big Band del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna diretta da Michele Corcella su musiche di Billy Strayhorn: il 22 novembre all’Oratorio di San Filippo Neri con un doppio appuntamento (pomeridiano e serale). In apertura del concerto serale verrà consegnato il Premio “Massimo Mutti”, consistente in due borse di studio per i corsi internazionali di perfezionamento estivi 2016, realizzati dalla Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz.
Non solo concerti nel cartellone del BJF: ci sono anche le conferenze aperte al pubblico di Terence Blanchard (il pomeriggio del 16 novembre al Cinema Lumiére, seguita dalla proiezione del film di Spike Lee La 25ª ora) e di Michele Corcella su Billy Strayhorn (il 17 novembre al Conservatorio); la mostra collettiva “Cromatismi Jazz”, prodotta da Terre Rare e allestita alla Galleria Terre Rare (inaugurerà il 25 ottobre e rimarrà aperta sino al 21 novembre); le lezioni musicali “Jazz Insights” ideate dal pianista Emiliano Pintori: quattro appuntamenti pomeridiani (nei giorni 7, 14, 21, 28 novembre) dedicati nell’ordine a Frank Sinatra, Billie Holiday, Billy Strayhorn e Nat King Cole che si terranno al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica a Palazzo Sanguinetti.
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Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com
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Bologna Jazz Card:
Socio Giovane (fino a 26 anni) – 10 euro
Socio Ordinario – 25 euro
Socio Sostenitore – 50 euro
acquistabile o rinnovabile sul sito www.bolognajazzfestival.com
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Vantaggi esclusivi per i Soci possessori della Bologna Jazz Card:
– possibilità di sottoscrivere, a tariffe convenienti e prive di diritti di prevendita, uno o più dei quattro abbonamenti esclusivi agli otto concerti principali del palinsesto del Festival
– accesso all’area riservata delle platee fino a esaurimento dei posti
– sconto del 20% sull’acquisto di singoli biglietti presso le biglietteria dei teatri
– speciali convenzioni con i jazz club affiliati al Festival.
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Abbonamenti riservati ai Soci possessori della Bologna Jazz Card:
Abbonamento BeBop: Ron Carter “Foursight”, Joshua Redman “James Farm”, Brad Mehldau Trio / 93 euro
Abbonamento Swing: Children of the Lights, Mark Turner Quartet, Terence Blanchard & The E-Collective / 69 euro
Abbonamento Free: Kenny Garrett Quintet, Enrico Rava New Quartet / 36 euro
Abbonamento Cool: per tutti gli otto concerti / 180 euro
Solamente i possessori della Bologna Jazz Card 2015 potranno sottoscrivere uno o più dei sopracitati abbonamenti. Tutti gli altri concerti della decima edizione del Bologna Jazz Festival sono da ritenersi fuori abbonamento.
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Biglietti (senza Bologna Jazz Card):
Brad Mehldau Trio: da 16 a 45 euro
Ron Carter “Foursight” / Joshua Redman “James Farm”: da 20 a 36 euro
Children of The Light / Mark Turner Quartet / Terence Blanchard & The E-Collective: posto unico 30 euro
Kenny Garrett Quintet / Enrico Rava New Quartet: posto unico 25 euro
Sylvie Courvoisier-Mark Feldman Duo: posto unico 18 euro
Volcan: prezzi biglietti e abbonamenti visbili su www.ferraramusica.it
I biglietti sono soggetti a diritto di prevendita
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Riduzioni:
Gli studenti del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna possono accedere agli spettacoli al prezzo speciale di € 10.
Sconto* del 10% riservato a soci Touring Club, dipendenti Gruppo HERA**, possessori abbonamento annuale Tper Bologna 2015, giovani fino a 26 anni
Tutti i biglietti soggetti a riduzione sono acquistabili esclusivamente presso le biglietterie dei teatri presentando il titolo che dà diritto alla riduzione*.
* Le scontistiche non sono cumulabili / Info: ticket@bolognajazzfestival.com
** I dipendenti del Gruppo Hera che vogliono avvalersi della riduzione del 10% sul prezzo dei biglietti dovranno esibire alla biglietteria del teatro il proprio badge aziendale.
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Prevendite:
– sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito Viva Ticket (accessibile anche con link dal sito del festival)
– nelle biglietterie dei teatri Arena del Sole e Duse
Concerti all’Oratorio di San Filippo Neri: ingresso gratuito, non prenotabile e fruibile fino a esaurimento posti
Concerto al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara:
info: Biglietteria Ferrara Musica, Corso Martiri della Libertà 5, 44121 Ferrara, tel. 0532 202675, fax 0532 206007, email: biglietteria@ferraramusica.it, www.ferraramusica.it
I biglietti sono acquistabili a partire dal 27 ottobre 2015 sia in biglietteria che sul sito www.ferraramusica.it
Concerto al Foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna: concerto non in prevendita. Biglietti acquistabili esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna il giorno stesso del concerto. Apertura biglietteria ore 15
Concerto al Foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna:
i biglietti sono acquistabili esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna il giorno stesso dello spettacolo e non sono disponibili in prevendita.
Concerto al Teatro Comunale Alice Zeppilli di Pieve di Cento: ingresso euro 12
informazioni: tel.: 333 8839450, email: info@associazioneflux.it
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Club:
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale di riferimento.
Le modalità di accesso sono variabili
Cromatismi Jazz, mostra collettiva alla Galleria Terre Rare:
dal 25 ottobre al 21 novembre. Ingresso libero.
Orari: da lunedì a venerdì ore 10 – 19:30, sabato ore 10 – 13 e 15:30 – 19:30.
Aperture straordinarie: domenica 1, lunedì 2, domenica 8 e domenica 15 novembre ore 16:30 – 19:30
Jazz Insights, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica – Palazzo Sanguinetti:
Biglietto: euro 4 (7, 21, 28 novembre); euro 6 (14 novembre)
Informazioni: museomusica@comune.bologna.it – www.museibologna.it/musica