La musica barocca italiana con l’Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri e con Sara Mingardo, della cui voce si sono innamorati Abbado, Muti, Pappano, Chailly e Savall, è al centro del concerto di sabato 7 novembre alle 17.30 nell’Aula Magna della Sapienza (Piazzale Aldo Moro 5) per la IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti.
Sara Mingardo possiede una delle poche autentiche voci di contralto attuali ed è interprete dallo stile impeccabile e dalla grande personalità. Grandissimi direttori l’hanno scelta per eseguire in concerto e in sala d’incisione autori diversissimi come Mozart e Mahler, Bach e Berlioz. Ma il suo repertorio d’elezione è la musica barocca italiana, che le ha regalato successi nei più importanti teatri, sale da concerto e festival e le ha conquistato moltissimi fan. Ha cantato con le principali orchestre (Berliner Philharmoniker, London Symphony, National de France, Nacionales de España, Boston Symphony, Accademia di Santa Cecilia di Roma), nei maggiori teatri (Scala di Milano, Opéra National de Paris) e nei principali festival (Salisburgo, Lucerna) e le sue tournées l’hanno portata fino in Malesia. Tra i suoi prossimi impegni il ritorno sul palcoscenico della Scala. Nel 2009 ha ricevuto il premio “Abbiati” della critica musicale italiana come miglior cantante dell’anno.
Accanto a lei suona l’Accademia degli Astrusi, un’orchestra barocca che è nata a Bologna e in pochi anni ha raggiunto molti e significativi risultati di pubblico, affermandosi come una delle realtà più importanti del panorama barocco internazionale, divenendo nel 2013 artista Sony e vincendo gli International Opera Awards nel 2015 per il miglior album dell’anno. Ha suonato a Berlino, Londra, Madrid, Bruxelles e in molte altre delle principali città europee.
Sono in programma Vivaldi, Pergolesi e Galuppi, tre dei poù grandi compositori italiani del periodo barocco. Il primo brano cantato da Sara Mingardo è “Salve Regina” di Giovan Battista Pergolesi, un autore di cui ha inciso gran parte della musica vocale sacra con la direzione di Claudio Abbado. Segue “A rupe alpestri” di Baldassare Galuppi, un’aria riscoperta solo recentemente, che i cultori del barocco saranno felici di ascoltare. In conclusione una cantata profana di Antonio Vivaldi, “Cessate omai cessate”, che alterna momenti patetici e momenti virtuosistici.
Oltre a queste musiche vocali, Federico Ferri dirige l’Accademia degli Astrusi in tre brani per sola orchestra. Ad apertura del concerto la Sinfonia in si minore “Al Santo Sepolcro” di Vivaldi, scritta per la Settimana Santa, una destinazione che si riflette nella sua struttura e nel suo carattere severi. Di Vivaldi sarà eseguito anche il Concerto in re minore “Madrigalesco” per archi e continuo, uno dei più celebri e originali – si distingue infatti per il suo andamento contrappuntistico – tra i quasi cinquecento composti dal Prete Rosso. Il terzo brano per orchestra è il Concerto a quattro in sol minore di Baldassarre Galuppi, il compositore più famoso a Venezia dopo la morte di Vivaldi, noto col soprannome di Buranello, poiché era nato nell’isola veneta di Burano.
Il concerto sarà registrato da Rai Radio3 per essere trasmesso successivamente.
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BIGLIETTI: Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro
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