Il Teatro dell’Opera di Roma si rinnova all’insegna del motto Roma Opera Aperta e apre il nuovo cartellone (in attesa della tradizionale inaugurazione con l’opera, The Bassarids di Henze il 27 novembre) con il progetto Specchi nel tempo, la nuova stagione sinfonica del teatro curata dal Maestro Giorgio Battistelli. Sei concerti, preceduti da una breve ed esaustiva introduzione curata dal filofoso e musicologo Stefano Catucci, che assemblano un autore classico, un autore del Novecento e un autore contemporaneo in un unico e appassionante viaggio musicale.
Si parte mercoledì 11 novembre (alle 20.30) al Teatro Costanzi con il primo appuntamento della rassegna che propone Esercizio sul risveglio di Emanuele Casale (1974), il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Beethoven (1770-1827), la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij (1840-1893) e che propone il doppio debutto sul podio romano per il giovane Maestro venezuelano Dietrich Paredes, direttore dell’Orchestra Giovanile di Caracas e del pianista Cédric Tiberghien,
“Questo concerto rappresenta il primo appuntamento della nuova stagione 2015/2016 che apre il nuovo progetto sinfonico del teatro – spiega il Sovrintendente Carlo Fuortes – Abbiamo chiesto a Giorgio Battistelli, uno dei più affermati compositori italiani a livello internazionale, di elaborare un vero e proprio progetto musicale sulla musica sinfonica degli ultimi tre secoli: non si tratta però una tradizionale stagione di concerti né di una serie di appuntamenti sinfonici di repertorio. I concerti saranno resi ancora più suggestivi dal taglio molto diverso impresso allo spazio del teatro che diventa sala da concerto: per l’occasione abbiamo spostato in avanti la collocazione dell’Orchestra nella sala offrendo una straordinaria resa acustica e visiva”.
“È un Teatro dell’Opera “aperto” che registra molti cambiamenti e che offre idee e novità. La musica del presente è molto articolata e spesso anche poco apprezzata – spiega Giorgio Battistelli, nuovo direttore artistico dell’Opera per la musica Contemporanea e sinfonica – Specchi nel tempo è un progetto sinfonico e un percorso sinfonico con cui intendiamo approfondire la conoscenza del nostro ricco patrimonio artistico musicale italiano. Il numero dei nove concerti originariamente previsti è stato ridotto a sei, ma a questi si affiancheranno altre attività: ciascun concerto è basato sulla sequenza di una trasmissione del sapere musicale da un’epoca all’altra e fra una generazione e l’altra, dall’Ottocento al Novecento e di qui al tempo presente. I concerti intendono seguire una traiettoria che vuole mettere in comunicazione fra loro mondi musicali diversi per epoca e per linguaggi, per comporre il disegno del cammino nel quale, tra continuità e discontinuità, la ricerca musicale si è svolta nell’arco di due secoli. Si tratta di rappresentare una serie di specchi del tempo che vogliono mettere a fuoco la pluralità delle risposte, le sfasature e i rapporti fra le cronologie, restituire insomma una varietà di esperienze nelle quali si riflette, epoca dopo epoca, quella grande avventura del pensiero chiamata musica”.
Grande protagonista sarà naturalmente l’Orchestra del Teatro.
“Si tratta anche di un’interessante scommessa per l’Orchestra che, oltre a doversi confrontare con pezzi di rara esecuzione – prosegue Battistelli – viene sottoposta a nuove sollecitazioni perché suonare nella stessa occasione partiture di autori diversi da un punto di vista cronologico significa confrontarsi con diversi stili”.
Per questa prima “edizione” il Teatro non ha voluto puntare su grandi nomi dello star system puntando su giovani talenti e concentrandosi su partiture di rara esecuzione.
“Ho voluto invitare Dietrich Paredes, venezuelano, classe 1980, di cui mi aveva parlato per la prima volta Claudio Abbado che aveva una particolare predilezione nello scoprire nuovi talenti, anche perché ha un senso musicale molto forte” dice Battistelli.
“Per me suonare qui a Roma con un’Orchestra formidabile è un grande onore. Ogni parte del repertorio proposto è propedeutica l’una all’altra: la profondità di Casale prepara alla grandezza di Beethoven per arrivare all’intensità di Cajkovskij. Credo che sarà un concerto straordinario e come direttore cercherò di trasmettere tutte le emozioni della partitura” spiega Paredes.
Dopo il primo concerto inaugurale della stagione, la programmazione proseguirà da gennaio a ottobre 2016, con altri cinque concerti che metteranno in comunicazione l’Ottocento, il Novecento e la musica contemporanea.
Domenica 10 gennaio 2016 il programma offre un ponte musicale fra Xenakis (con il Metastaseis, pezzo di rarissima esecuzione), Beeethoven (con il Concerto per pianoforte e orchestra n.3) e Prokef’ev (con la Quinta) con la direzione del Maestro Alejo Pérez e François-Frédéric Guy al pianoforte.
Nel terzo appuntamento di domenica 31 gennaio 2016 il Maestro Tito Ceccherini dirige Prom di Franco Donatoni (1927-2000), il Concerto per pianoforte e orchestra n.4 di Beethoven con Sunwook Kim al pianoforte e la Quinta di Sibelius (1865-1957).
Il quarto appuntamento di sabato 2 aprile 2016 propone un viaggio fra Le fontane di Roma di Respighi (1879-1936), In-Schrift di Rihm (1952), la Sinfonia n.1 di Brahms (1833-1897): dirige il Maestro Markus Stenz.
Nel quinto appuntamento di venerdì 13 maggio 2016 spazio a Formazioni di Luciano Berio (1925-2003), la chicca Il Mandarino meraviglioso, Suite da concerto di Béla Bartók (1881-1945), la Sinfonia n.2 di Brahms: sul podio il Maestro Garry Walker.
Ultimo appuntamento di sabato 29 ottobre 2016 con Asyla di Thomas Adès (1971), il Settimo concerto per orchestra di Goffredo Petrassi (1904-2003), la Sinfonia n.4 di Brahms con la direzione del maestro Paul Daniel.
“Specchi nel tempo è solo l’incipit di un nuovo percorso, un progetto che deve contemporaneamente coesistere con l’Opera anche in virtù dell’apprezzamento riscontrato dal pubblico nei confronti della musica contemporanea come è accaduto con le opere di Adams e Brecht – continua Fuortes – Questo è un progetto giovane dedicato soprattutto a un pubblico nuovo”.
Per un progetto popolare anche il prezzo dei biglietti è decisamente popolare: posto unico a 20 euro e per i giovani 10 euro per ogni singolo concerto anche se poi naturalmente sarà possibile sottoscrivere un abbonamento ai sei concerti al costo di euro 100, per i Giovani euro 50. Ulteriori informazioni su www.operaroma.it