Un incontro/confronto fra il compositore siciliano Marco Betta e il trentino Carlo Galante, è quello che propone il primo appuntamento del 2016 all’Accademia Filarmonica Romana giovedì 14 gennaio alla Sala Casella (via Flaminia 118, ore 20.30) per il ciclo del Cerchio della Musica. Una ‘sfida’, un duello a suon di musica, affrontato da Selene Framarin al clarinetto e Alfonso Alberti al pianoforte che, alla presenza degli autori, eseguiranno in prima assoluta le loro nuove composizioni, di cui i due interpreti sono i dedicatari. Una sorta di “partita a quattro”, in cui una coppia di strumentisti raffinati e attenti ai repertori meno battuti della contemporaneità danno voce alla musica di due fra i più noti compositori italiani d’oggi, che presenti al concerto, permetteranno al pubblico di apprezzarne meglio le qualità intellettuali e artistiche, attraverso la formula già sperimentata con successo per i precedenti concerti in Sala Casella, in cui il pubblico si troverà a dialogare direttamente con i protagonisti della serata.
Si parte con la Sonata (2015) per clarinetto e pianoforte di Marco Betta, divisa in tre movimenti, in cui nell’ultima parte riecheggia l’eco di una antica canzone siciliana, in omaggio alla terra dello stesso compositore, che così introduce il suo nuovo pezzo: “Questa Sonata è una sorta di grande aria in tre parti che accoglie frammenti melodici e strutture accordali che affondano le radici nelle antiche culture musicali mediterranee. L’idea della composizione nasce dalla lettura di frammenti poetici tratti dall’Eneide di Virgilio, una sorta di canto antico che si ricollega alla tradizione degli antichi canti di carrettiere a voce sola tipici della Sicilia occidentale e dei canti di mare”.
Di Galante sarà invece eseguita Comtessa (2015) fantasia sopra la melodia di una “trobairitz”. Il pezzo si riferisce alla comtessa de Dia, nobildonna e trovatrice in lingua d’oc, di cui si sa poco o niente, ma di cui sono note alcune sue preziose composizioni poetiche e un suo testo musicale. “Incuriosito sia dalla figura di una trovatrice donna (figura peraltro non del tutto infrequente in quella società) che dalla semplice ma intensa bellezza della melodia a lei attribuita – racconta lo stesso Galante -, mi è venuto in mente questa composizione per clarinetto e pianoforte, in cui non solo quella melodia diventa sorta di ‘tema’ di libere ed estrose variazioni ma anche la sua vita e la sua opera poetica, in qualche modo, si mescolano e s’ intrecciano a quelle variazioni”.
A inframmezzare le due novità, due pezzi di Niccolò Castiglioni, autore di riferimento sia per Betta che Galante: Daleth (1979) Sonatina per clarinetto e pianoforte e He (1990) per pianoforte solo.
Il concerto si inserisce nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuto dalla Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Politiche giovanili
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Nato ad Enna, Marco Betta (1964) intraprende gli studi di composizione, e, sotto la guida di Eliodoro Sollima, si diploma al Conservatorio di Palermo. Successivamente frequenta i corsi di perfezionamento tenuti a Firenze da Armando Gentilucci e a Città di Castello da Salvatore Sciarrino. Ha composto opere per il teatro musicale, per il cinema, il teatro di prosa, e lavori di musica sinfonica e da camera.
Dal 1994 fino al 2002 ha ricoperto l’incarico di Direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo. Come compositore esordisce nel 1982 al Festival Spazio Musica di Cagliari. Tra i suoi ultimi lavori le opere Sette storie per lasciare il mondo (Catania, Teatro Bellini, 2006) e Il quadro nero (Palermo, Teatro Massimo 2015) opere per musiche e film con Roberto Andò, Natura viva su testo di Ruggero Cappuccio (Firenze, Maggio Musicale 2010) e le musiche per i film Viaggio segreto e Viva la libertà (2013) di Roberto Andò, Maria Montessori (Canale5) e Le cose che restano(2010) di Gianluca Tavarelli (RAI Uno). Le sue composizioni sono pubblicate da Ricordi e da Casa Musicale Sonzogno.
Insegna Composizione al Conservatorio di Palermo e Teoria della colonna sonora alla Luiss Creative Business Center a Roma.
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Autore che è stato capace di mettere da subito in discussione l’esperienza dell’Avanguardia del dopoguerra, Carlo Galante (Trento, 1959) è riuscito a creare uno stile personale caratterizzato da un lirismo acceso, da un uso rinnovato della tonalità e da uno sguardo sempre attento allo svolgersi della drammaturgia musicale. Diplomatosi in composizione con Niccolò Castiglioni e Paolo Castaldi al Conservatorio di Milano, è autore di opere e musica sinfonica e cameristica eseguita in sedi prestigiose come Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino con all’attivo incisioni e pubblicazioni di cd. La sua musica è stata eseguita più volte in Europa, negli Stati Uniti e in Brasile.
Nel 2014 dopo l’esecuzione a MiTo di Le lacrime di Geremia e il concerto monografico dedicatogli da Sentieri Selvaggi, con cui collabora stabilmente da diversi anni, ha raccolto un grande successo nel febbraio 2015 con The food of love, commissione dell’Orchestra Filarmonica della Scala. La sua ultima opera, Il Labbro della Lady su libretto di Stefano Valanzuolo (un libero adattamento da un racconto di Conan Doyle autore di Sherlock Holmes), è andato in scena con successo di pubblico e di critica al Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena lo scorso novembre.
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Da alcuni anni Alfonso Alberti e Selene Framarin vanno in cerca di un diverso approccio al concerto pubblico e alla creatività contemporanea. Alcune caratteristiche di lei vanno a comporre l’identità del duo, che sfida i compositori d’oggi a cimentarsi in esperienze diverse dal consueto. La familiarità (poetica e artigianale) che Selene Framarin ha col mondo della maschera ha dato luogo di recente a un progetto proprio con questo indirizzo: un esperimento fra suono, mimo e parola, a esplorare le relazioni fra letteratura musicale e varie forme di teatro. Fra i compositori che hanno scritto per il duo vi sono Marco Betta, Carlo Galante, Gabriele Manca, Marco Molteni, Riccardo Panfili, Maurizio Pisati, Nicola Sani, Yoichi Sugiyama.
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Info: tel 06 3201752, promozione@filarmonicaromana.org
Biglietti: 10 euro + diritto di prevendita.
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ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
stagione 2015_16
SALA CASELLA
GIOVEDÌ 14 GENNAIO 2016 ore 20.30
IL CERCHIO DELLA MUSICA
Galante vs Betta
concerto/incontro con Carlo Galante e Marco Betta
Selene Framarin clarinetto
Alfonso Alberti pianoforte
Niccolò Castiglioni (1932-1996)
Daleth (1979)
Sonatina per clarinetto e pianoforte
Marco Betta (1964)
Sonata * (2015) per clarinetto e pianoforte
dedicata a Selene Framarin e Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni
He (1990) per pianoforte solo
Carlo Galante (1959)
Comtessa * (2015)
fantasia sopra la melodia di una “trobairitz”
per clarinetto e pianoforte
dedicata a Selene Framarin e Alfonso Alberti
* prima esecuzione assoluta