Per il terzo incontro del ciclo Danza e Dintorni, sabato 20 febbraio alle ore 11, nel Foyer del Teatro, la giornalista e critico di danza Silvia Poletti presenterà “DANZA E LETTERATURA”, un appassionante raffronto analizzato attraverso la visione guidata di alcuni estratti video di celebri coreografie, contemporanee e classiche, tratte da alcuni immortali capolavori letterari.
“La letteratura da sempre si riflette nella danza e sfida i coreografi ad andare a rivelare, come dice Fabrizio Monteverde, “lo spazio bianco tra una parola e l’altra”- scrive la stessa Poletti – Da quando è nato il teatro di danza, le fonti letterarie sono costantemente attinte, specie quelle legate ai grandi romanzi e ai personaggi simbolo di una condizione umana. Lo vediamo anche a Pisa… Di Shakespeare sono ormai inconsapevolmente entrate nel nostro DNA culturale le molte creature – ora patetiche, ora feroci, ora smarrite, ora eroiche – del suo teatro”.
Ed ecco quindi l’affascinante figura di Anna Karenina di Tolstoj interpretata dalla leggendaria etoile del Bolshoi, Maya Plisetskaya, che possedeva una fluidità, una forza tecnica ed un carisma che ancora oggi non hanno trovato rivali. Per passare ad un’altra figura del balletto romantico, Myrtha, la regina delle Villi in Giselle, di Théophile Gautier, danzata dall’argentina Marianela Nunez, prima ballerina del Royal Ballet.
John Neumaier, maestro del balletto drammatico, entra nello spirito letterario dei romanzi di Dumas e dell’Abbé Prevost con La Signora delle Camelie sulla squisita partitura di Chopin, creato a Stoccarda nel 1978 per l’étoile Marcia Haydée.
A raccontare per immagini, musica e gesti non solo gli amori di Swann e Odette, ma anche i tormenti infernali di Monsieur de Charlus per il violinista Morel, da Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, è invece il genio di Roland Petit, che nel 2007 realizzò per l’Opéra National de Paris un balletto intitolato Proust ou les intermittences du coeur. Petit non realizza una mera trasposizione dell’opera attraverso la danza, ma sceglie diverse sequenze della storia dello sterminato romanzo ed interpreta magnificamente l’atmosfera proustiana che avvolge cinque personaggi, fra cui Morel e Monsieur de Charlus, di cui vedremo appunto un estratto video.
E sempre di John Neumeier, una delle figure cardine della scena coreutica del secondo Novecento, da trent’anni alla guida del Hamburg Ballet, un Otello del 1985 su musiche di Arvo Pärt ed Alfred Schnittke, confrontato anche con un’altra particolare interpretazione del dramma shakespeariano, The Moor’s Pavane, del 1949, firmato da José Limón, coreografo americano d’origine messicana, uno dei padri fondatori del nuovo linguaggio che ha rivoluzionato la danza del Novecento. Sotto forma di pavana e altre danze di corte seicentesche, la coreografia di Limón racconta la storia del Moro sfortunato, di sua moglie e degli amici traditori.
Ed infine una indimenticabile figura femminile, Salomè, tratta dall’audace opera teatrale di Oscar Wilde, nel film del 1923 diretto da Charles Bryant e interpretato, in maniera intensa e pregevole, dalla moglie, la famosa attrice di origine russa Alla Nazimova.
Questo e molto altro ancora per lasciarsi guidare tra le innumerevoli creazioni coreografiche che hanno preso spunto dalla letteratura per guardare avanti, sempre.
L’ingresso è libero; alla fine, come di consueto, aperitivo per tutti offerto dalla Fondazione Teatro di Pisa.