Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, Venerdì 18 marzo ore 20,30
Sestetto Stradivari
Rimsky-Korsakov Sestetto per archi
Čajkovskij Souvenir de Florence
Biglietti da 18 a 38 Euro
Il Sestetto Stradivari è un altro dei gruppi di musicisti – che si è guadagnato una posizione di spicco nel panorama internazionale – nato all’interno dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Dopo il successo ottenuto in una passata stagione con l’esecuzione dei Sestetti per archi di Brahms torna, venerdì 18 marzo, ore 20,30 sul palcoscenico della Sala Sinopoli dell’Auditorium, per eseguire altri due capolavori, questa volta del repertorio russo: Souvenir de Florence di Čajkovskij e il Sestetto per archi di Rimskij-Korsakov.
Souvenir de Florence di Čajkovskij è un omaggio del compositore all’Italia e a Firenze, dove il musicista – ospite della sua mecenate e protettrice Nadezda Filaterovna von Meck – trascorse un riposante soggiorno nell’inverno del 1890, mentre è intento alla stesura de La Dama di picche. In questa versione il Sestetto fu presentato a Pietroburgo il 7 dicembre 1892, poco meno di un anno prima della morte del musicista.
Meno noto, ma non per questo meno interessante – in prima esecuzione nei concerti dell’Accademia – è il Sestetto per archi di Rimskij-Korsakov che si distingue per energia, freschezza e brillantezza dei colori, supportate come sempre dalla maestria della scrittura del compositore.
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Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 12 marzo ore 18 – Lunedì 14 ore 20,30 – Martedì 15 ore 19,30
Sabato 19 marzo ore 18 – Lunedì 21 ore 20,30 – Martedì 22 ore 19,30
Il ritorno di Daniele Gatti per le Sinfonie di Schumann
I concerti sono registrati da Rai Radio3 e da Rai 5 per successive trasmissioni.
Assente dai concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2008, Daniele Gatti vi torna per dieci giorni, dal 12 al 22 marzo, per un progetto di ampio respiro e tra i più attesi della Stagione Sinfonica. Infatti, sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia, il direttore milanese affronterà l’intero corpus delle Sinfonie di Schumann, accostate a due pagine corali di Brahms. Dopo il primo appuntamento della settimana scorsa, Daniele Gatti dirige la Seconda Sinfonia (sabato 19 marzo ore 18 – lunedì 21 ore 20,30 – Martedì 22 ore 19,30) che può essere considerata paradigmatica dell’eccentricità del sinfonismo di Schumann, dove gli afflati di una debordante ispirazione e i dettami del rigore verso le forme classiche appaiono in netto contrasto.
Chiude il ciclo la Sinfonia n. 4, seconda, cronologicamente, perché composta subito dopo la Prima. Qui appare, come centro del pensiero compositivo schumanniano, il lavoro di interrelazione tra i temi. L’opera si svolge secondo le linee di una fantasia di ampie proporzioni, seguendo un criterio formale che anticipa piuttosto le forme cicliche usate dai tardo-romantici.
Incastonato tra le due Sinfonie, lo Schiksalslied (Canto del destino) di Brahms su testo di Hölderlin, interpretato dal Coro di Santa Cecilia.
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Daniele Gatti direttore
Sara Mingardo contralto
Schumann Sinfonia n. 1 “Primavera”
Brahms Rapsodia per contralto
Schumann Sinfonia n. 3 “Renana”
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 19 marzo ore 18 – Lunedì 21 ore 20,30 – Martedì 22 ore 19,30
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Daniele Gatti direttore
Schumann Sinfonia n. 2
Brahms Schicksalslied
Schumann Sinfonia n. 4