Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Stanislav Kochanovsky
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Soffia il vento della Grande Madre Russia per questo triplo appuntamento giovedì 7 (ore 20.30), venerdì 8 (ore 20.00) e domenica 10 aprile (ore 16.00), all’Auditorium di Milano. Sul podio di largo Mahler tornerà da San Pietroburgo la “bacchetta” di Stanislav Kochanovsky, per guidare l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi nell’esecuzione di una locandina completamente dedicata al balletto. Si comincia con Čajkovskij (La bella addormentata, Suite op. 66a), per proseguire con Khačaturian (Masquerade Suite) e finire in crescendo con Stravinskij e il suo Petruška (versione 1947).
Giovedì 7, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma dal titolo: “Dai canti popolari al realismo socialista”, relatore Marco Benetti.
(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it).
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Programma
Dopo il successo del suo primo balletto Il lago dei cigni, Čajkovskij inizia a lavorare nel 1888 alla stesura di un nuovo lavoro per la danza su richiesta del direttore dei teatri imperiali Ivan Vsevolozhsky, il quale propone come soggetto la favola di Perrault La bella addormentata nel bosco. Ad occuparsi della coreografia è il celeberrimo coreografo portoghese Marius Petipa. Come era accaduto per Il lago, anche per questo nuovo balletto il compositore russo elabora una suite sinfonica che raccoglie le pagine più salienti del lavoro.
Aram Khačaturian, compositore di origine armena perfettamente integrato nella Russia post-rivoluzionaria, dedica al balletto diverse pagine, la più celebre delle quali impiegata da Kubrik nel suo 2001: Odissea nello spazio. Si dedicò anche alla scrittura di musiche di scena per il teatro, come dimostra la Suite Mascarade, composta per l’omonima pièce di Mikhail Lermontov.
Se con Čajkovskij si osserva un esempio della musica romantica russa e con Khačaturian la sua declinazione al realismo socialista, con Stravinskij, russo di nascita ma parigino d’adozione, approdiamo ad una concezione diversa del suono che risente anche del pensiero di Djagilev e dei suoi Balletti russi per i quali viene composta Petruška, secondo balletto stravinskijano.
La storia della sventurata marionetta, ispirata da un’opera di Alexander Blok, rappresenta la seconda tappa del percorso, dopo L’Oiseau de feu, che condurranno l’autore a comporre qualche anno dopo Le Sacre du printemps.
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Biografie
Stanislav Kochanovsky, direttore. Nasce e studia a San Pietroburgo dove si è subito messo in evidenza per il suo inusuale talento diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione (coro e orchestra).
Segnalato da direttori quali Mikhail Jurowsky, Yuri Simonov e Eric Klas, al suo debutto sul podio è stato subito salutato dalla stampa come uno delle promesse più interessanti della nuova scena musicale russa.
Tra il 2010 e il 2015 è stato Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk (città della Russia europea, situata alle pendici del Caucaso, che ha dato i natali allo scrittore Aleksandr Solženicyn).
Con questa orchestra ha diretto oltre 50 programmi sinfonici e 6 produzioni liriche. Contemporaneamente, ha avviato un’intensa collaborazione con il Mikhailovsky Theatre di San Pietroburgo dove, fino ad oggi, ha diretto oltre 30ctitoli tra melodramma e balletto. Come direttore ospite, Stanislav Kochanovsky ha bruciato le tappe debuttando in tutte le più importanti orchestre e teatri del suo Paese: tra questi ricordiamo l’Orchestra del Mariinsky, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica Svetlanov, l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, l’Orchestra dell’Hermitage. Nel 2013 ha fatto il suo debutto allo “Stars of the White Nights Festival” con la Mariinsky Orchestra, dove è stato nuovamente invitato nel 2015.
Negli ultimi anni, parallelamente alle sue attività in Russia, la carriera internazionale si è andata sviluppando con i primi importanti debutti presso la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker, la Filarmonica Toscanini, la Israel Symphony, l’Orchestra della Radio Svizzera di Lugano.
Nel 2014 fa un sensazionale debutto con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nello stesso anno fa il suo debutto operistico al Mariinsky Theatre dirigendo Boris Godunov. Il Teatro lo invita nuovamente nel 2015 a dirigere Tosca e la Nona Sinfonia di Beethoven.
Le più recenti collaborazioni lo vedono dirigere l’Orchestre National de Lyon, la OSI di Lugano, la Noord Nederlands Orchestra, debuttare al Mannheim Nationaltheater (Cavalleria Rusticana e Pagliacci) e un tour con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi al Teatro La Fenice di Venezia.
Fra i solisti con cui collabora ricordiamo, fra gli altri, Denis Matsuev, Viktoria Mullova, Vadim Gluzman, Anna Netrebko, Olga Borodina, Evgenij Nikitin.
Fra i principali impegni della stagione 2015/16, si segnalano i debutti con la Rotterdam Philharmonic, con la Royal Flemish Philharmonic e con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’inaugurazione della stagione della Filarmonica Toscanini, il debutto in Asia con la NHKSO di Tokyo, la Malaysian Philharmonic e la China National Symphony, il debutto alla Philharmonie di Parigi con l’Orchestra National d’Ile de France, il debutto in Spagna con la ROSS di Siviglia, nonché i ritorni con la Mariinsky Orchestra, l’Orchestre National de Lyon, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, la St. Petersburg e Moscow Philharmonic, la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov”, al Teatro Carlo Felice di Genova e una tournée con l’Orchestra Giovanile Italiana.
In ambito lirico, tornerà al Mariinsky Theatre (Boris Godunov e Tosca) e farà il suo debutto alla Netherlands Opera (DNO) dirigendo Prince Igor con la Rotterdam Philharmonic.