Nell’intervista ad personam, il difficile sta nell’evitare le solite domande. Domande scontate, uguale risposte banali, quindi calo certo dell’interesse del lettore. Trovare l’originalità non sempre è facile, la differenza la fa a volte il protagonista: se l’intervistato ha qualcosa da dire oppure se sta intraprendendo una strada nuova, un evento particolare, allora l’intervista scorre. Altrimenti occorre approfondire, cercare l’angolazione giusta, l’interpretazione diversa. Per fortuna, nel caso di cui vi sto per parlare queste problematiche proprio non ci sono state. Incontro Matteo Pierattini nel mio ufficio, parliamo un po’ per rompere il ghiaccio e la chiaccherata scivola subito sui canoni della gradevolezza. Persona affabile, gentile, chiara e diretta. Partiamo con l’intervista, la prima domanda, ormai un classico: Matteo, dimmi, che fai nella vita? La risposta è quanto mai divertente, mai nessuno mi aveva preso così in contropiede: “Hai visto Pulp Fiction? Ti ricordi il personaggio Mr. Wolf?” “Si, il RISOLUTORE” rispondo dopo una breve esitazione. “Esatto! Io faccio il risolutore”. Lo guardo un po’ di traverso tra lo stupito ed il preoccupato, ma lui allarga un contagioso sorriso e pacificamente continua: “Tranquillo, “risolvo problemi”, ma solo nell’ambito della legalità. …Vai, è andata bene, penso…Scopro poco dopo che Matteo ha un curriculum di tutto rispetto, parla diverse lingue, ha ricoperto ruoli di primo piano nel settore alberghiero e del turismo che, ancora oggi che fa il “risolutore”, restano il suo core business. Mi racconta che ci sono persone che, per molteplici ragioni, non intendono occuparsi di aspetti organizzativi in eventi o momenti speciali della loro vita: forse non ne sono capaci, forse vogliono essere stupiti, forse preferiscono impegnarsi diversamente o più semplicemente non ne hanno voglia. A titolo di esempio fa riferimento a quel suo cliente – facoltoso uomo d’affari – che di rientro a Firenze, si ricorda prima di prendere l’areo che oggi è il suo anniversario di matrimonio: “Arriverò a Firenze in serata, Matteo pensaci tu per favore, ti faccio avere immediatamente i dati della mia carta di credito per le prenotazioni? Organizzami una serata con pernottamento e seguente giornata di relax, grazie ciao”. Poche ore per risolvere un problema ad un cliente. Matteo cose di questo tipo, da risolvere alla svelta, non le chiama problemi ma “opportunità”. E’ il suo lavoro, gli piace! La sua perfetta, efficientissima, macchina organizzativa mette in moto un substrato di conoscenze, persone-giuste-al-posto-giusto-nel momento-giusto, dalla banale… (“banale” per Matteo!) organizzazione logistica (macchina con autista ecc.) alla location, che per l’occasione non è il solito ristorante addobbato con le rose rosse, ma sarà qualche cosa di unico, come la casa del cercatore di tartufi che accoglierà l’ospite mostrando il prezioso frutto delle sue ricerche e servirà pietanze a tema preparate da uno chef ingaggiato per l’occasione. La serata terminerà con il pernottamento in una location esclusiva e per finire all’indomani battuta di falconeria a cavallo nelle campagne toscane. Queste poche righe per cercare di riassumere semplicemente qualcosa che di semplice ha veramente poco. E niente affatto di banale. Potrei aggiungere i racconti di visite private in luoghi d’arte memorabili, dal Corridoio Vasariano alle terrazze del Duomo, alle segrete della Basilica di San Lorenzo. Non è detto che ci riusciate, senza il “Risolutore”….
Potrete trovare altri spunti o proporre nuove sfide al “Risolutore” visitando www.florenceoncall.com, il sito di Matteo Pierattini.