L’opera barocca approda al Teatro Costanzi da mercoledì 14 settembre (ore 20) con il debutto romano di Dido& Aeneas di Henry Purcell con la regia e la coreografia stupefacenti di Sasha Waltz: anteprima del RomaEuropa Festival 2016, va in scena al Teatro dell’Opera di Roma in una versione spettacolare che unisce il canto, la musica e la danza e che coinvolge la Tanzcompagnie Sasha Waltz & Guests, l’Akademie für Alte Musik e il Vocalconsort di Berlino diretti dal maestro Christopher Moulds.
Rappresentata per la prima volta a Londra nel 1689 in occasione dell’incoronazione di Guglielmo III d’Orange e Maria II Stuart, Dido& Aeneas su libretto di Nahum Tate che riprende l’Eneide di Virgilio, è una delle opere più celebri del melodramma inglese e l’unica del britannico Purcell, scomparso a 36 anni nel 1695, che ci è arrivata quasi completa.
“Musica, danza, canto, immagine, teatro. È come se in scena tutti gli interpreti creassero un solo, grande corpo, all’interno del quale si sviluppano molti modi di raccontare la stessa storia. La danza, costantemente presente, qui non è mai solo decorativa. È un linguaggio che arricchisce sempre di nuove informazioni il contenuto del pezzo” spiega la tedesca Sasha Waltz che ha raccontato la rovinosa e maledetta passione amorosa della regina cartaginese Didone abbandonata dall’eroe di Troia, Enea, creando un’opera coreografica e collaborando alle scene con Thomas Schenk, con i costumi di Christine Birkle, le luci di Thilo Reuther. Il lavoro della Waltz (del 2005), figura di spicco della danza contemporanea, è un’operazione molto complessa che unisce contemporaneamente diversi linguaggi, musica, danza, teatro, e che porta sulla scena i 12 danzatori della sua compagnia e 51 interpreti fra strumentisti, solisti e cantanti del coro proposta nella ricostruzione musicale di Attilio Cremonesi.
L’idea portante è che ciascun personaggio sia di volta in volta interpretato da un cantante, da uno o più danzatori o da un elemento del coro in un continuo processo osmotico: insomma, regia e coreografia non saranno tradizionali dato che la Waltz ha effettuato un affascinante e personalissimo lavoro di rilettura sull’opera barocca in tre atti di Purcell trasformando le danze tradizionali dell’epoca nei movimenti rigorosi e atletici con interpreti che nuotano anche nell’acqua.
E in netto contrasto con la libertà visiva e interpretativa della Waltz, si pone però la fedeltà assoluta al testo musicale grazie all’esecuzione dell’Akademie für Alte Musik, dal Vocalconsort e dal direttore Christopher Moulds, specialisti nell’interpretazione della musica antica in in opera che si inserisce in una certa continuità con il teatro musicale del Fast Forward Festival (in quel caso di teatro musicale contemporaneo) andato in scena fra maggio e giugno.
“È una proposta che abbiamo voluto fare – spiega il Sovrintendente Carlo Fuortes particolarmente soddisfatto del titolo che arriva dopo la pausa estiva – per non limitare il repertorio del nostro teatro al grande melodramma fra Sette e Ottocento. Così in passato abbiamo accolto molti lavori contemporanei, e ora questo Dido & Aeneas. Sono certo che interesserà i molti appassionati della musica barocca, ma non a caso lo presentiamo nella versione innovativa di Sasha Waltz. Mentre manteniamo un’assoluta fedeltà alla parte musicale, realizzata, con l’uso di strumenti antichi, da un ensemble specializzato in questo repertorio, quello che il pubblico vedrà è una versione straordinaria non solo dal punto di vista coreografico, ma nella realizzazione di uno spettacolo affascinante e molto adatto ai grandi spazi del Costanzi”.
Intanto oggi, lunedì 12 settembre alle ore 20, al Teatro Costanzi è fissato il consueto appuntamento con il maestro Giovanni Bietti per entrare nel vivo della musica e del programma con “Lezione di Opera” per il pubblico Dido & Aeneas – Un capolavoro tra passato e futuro. Il costo del biglietto è di 8 euro.
Dopo la “prima” di mercoledì 14 settembre alle ore 20, Dido & Aeneas sarà replicata giovedì 15 (ore 20), sabato 17 (ore 18.00) e domenica 18 settembre (ore 16.30). Per info: www.operaroma.it