La 72ª stagione della IUC, l’Istituzione Universitaria Concerti offre un programma variegato che contempla tutto l’arco cronologico della musica e che va dalla melodia bizantina ai compositori contemporanei, propone spettacoli e performance, alterna la presenza di orchestre da camera ai grandi virtuosi degli strumenti, dal pianoforte al clarinetto, dalla tromba alla fisarmonica.
Tutto questo in trentadue concerti dall’11 ottobre 2016 al 16 maggio 2017 e senza tralasciare la naturale vocazione di promuovere i giovani interpreti e la formazione di un pubblico giovane.
Confermati anche i fondi ministeriali, la nuova stagione 2016/2017 presenta un programma dall’estrema varietà di contenuti che include esperienze artistiche diverse, ma che si strutturano in sottilissimi, impercettibili, ma necessari fil rouge a creare un contesto unitario.
“Quello con la IUC è un rapporto strategico e consolidato. Penso che l’offerta della IUC sia assolutamente competitiva con quelle delle altri maggiori istituzioni musicale romane – ha spiegato il Magnifico Rettore Eugenio Gaudio aprendo la presentazione – Si tratta di un’offerta sempre aggiornata, che da un lato ripropone i grandi classici che tutti devono conoscere, dall’altro presenta la musica contemporanea, che necessita di essere presentata al pubblico con la particolare attenzione per superare la diffidenza che spesso la circonda“.
Confermati i consueti appuntamenti con i concerti del martedì (ore 20.30) e del sabato (ore 17.30), si apre con una doppia inaugurazione all’insegna di due virtuosi: martedì 11 ottobre alle ore 20.30 apre la stagione il clarinettista svedese Martin Fröst che si esibisce con la Amsterdam Sinfonietta con un programma che va dal classico al klezmer mentre ad aprire i concerti del sabato, il 15 ottobre alle 17.30 sarà il violinista Pinchas Zukerman con la Camerata Salzburg con un programma iper classico, da Mozart a Cajkovskji a Stravinskij.
“Stagione di musica da camera è una definizione ormai superata. La nostra stagione presenta i più importanti concertisti ed ensemble musicali di oggi ma contempla anche manifestazioni di molti altri tipi, non sempre inquadrabili nelle categorie tradizionali” ha ricordato Franco Piperno, consigliere artistico della IUC sottolineando una delle peculiarità della nuova stagione, la la grande varietà di strumenti solisti che vengono via via rappresentati dai maggiori virtuosi contemporanei. Si “va” dal clarinetto di Martin Frost alle chitarre di Pepe Romero & Los Romeros, dal flauto di Emmanuel Pahud alla fisarmonica di Richard Galliano con un programma fra Mozart e Piazzolla, alla viola di Yuri Bashmet con un concerto celebrativo del 100° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre che include un brano commissionato a Silvia Colasanti, fino al tenore Ian Bostridge, interprete di culto del Lied e della musica vocale da camera.
Inalterata l’attenzione al capitolo pianistico con il debutto romano di Chloe Mun (con Mozart e Schumann), la presenza della giovane Mariangela Vacatello (con Scarlatti e Ravel), il franco-canadese Louis Lortie, la strepitosa russa Lilya Zilberstein (con Chausson e Beethoven), ma anche il nostro Michele Campanella che festeggia i cinquant’anni di carriera e Pietro De Maria con le Variazioni Goldberg di Bach.
“Insieme a Bruno Canino festeggerò alla IUC i primi sessant’anni del nostro duo pianistico – spiega Antonio Ballista, consigliere artistico della IUC – il nostro è un primato da Guinness, non credo che ci sia un altro sodalizio artistico di tale durata. Comunque penso che un pianista tra gli 80 e i 90 anni possa ancora migliorare, quindi non pensiamo assolutamente di smettere”.
Altro impercettibile, ma importante fil rouge della stagione è senza dubbio Schubert con i capolavori degli ultimi anni eseguiti dal Belcea Quartet, da Christoph Prégardien con Winterreise, il ciclo di 24 Lieder, dalla violinista Patricia Kopatchinskaja con un programma dedicato a “La morte e la fanciulla”.
Gi appassionati di musica antica e barocca ritroveranno i Tallis Scholars diretti da Peter Phillips con un concerto dedicato alla polifonia sacra italiana tra Cinquecento e Seicento, con Palestrina, Gesualdo e Monteverdi, la Zefiro Baroque Orchestra con un programma dedicato a Bach, Enrico Bronzi e Vittorio Ghielmi con il concerto-spettacolo La Défense de la Basse de Viole, contre les prétentions du Violoncelle e la coppia musicale Giuliano Carmignola e Mario Brunello fino a I Musici che propongono la “Vivaldi renaissance” con la partecipazione di Sergej Nakariakov, “il Paganini della tromba.
Ben nove i compositori moderni che potremo ascoltare senza dimenticare inedite performance: si comincia a novembre con l’omaggio a Steve Reich per i suoi ottant’anni, con un concerto interamente dedicato all’esecuzione da parte dell’Ensemble Ars Ludi di Drumming, capolavoro del minimalismo, si continua con la prima romana del concerto spettacolo Mahler Remixed di Christian Fennesz, star internazionale del remix.
Non manca il jazz, da sempre al centro dell’attenzione della IUC con la presenza di Blue Moka, una band “made in Italy che omaggia il sound newyorkese con la star della tromba Fabrizio Bosso e con l’omaggio a George Gershwin con il trio Enrico Pieranunzi (al piano), Gabriele Pieranunzi (al violino), Gabriele Mirabassi al clarinetto.
E se la IUC ha cambiato il senso della contemporaneità nella musica, torna il Quartetto di Cremona che arriva a concludere il ciclo completo dei Quartetti per archi di Beethoven cui si associa l’integrale di Bartók, i Quartetti del ventesimo secolo con la Maratona Bartók affidata all’ungherese Kelemen Quartet.
Particolare attenzione viene posta al rapporto della IUC con i giovani e gli studenti per poterli avvicinare alla musica come ha voluto sottolineare il direttore generale della IUC Francesca Fortuna spiegando che “avere una stagione concertistica di livello internazionale distingue l’ateneo romano da tutte le altre università italiane ed europee. Questo è qualcosa in più rispetto ai concerti della stagione in abbonamento e si sviluppa in vari progetti: Studiare con la IUC, Musica in biblioteca, Musica Pourparler, Piccoli critici crescono, i concerti nelle scuole”. Prosegue la collaborazione della IUC con il Festival Un organo per Roma, ideato da Giorgio Carnini in collaborazione anche con Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Accademia Filarmonica Romana e Camerata Italica e arrivano due novità, Note in Biblioteca, una nuova serie di concerti, realizzati in collaborazione con il Sistema Biblioteche del Comune di Roma e con il Conservatorio Santa Cecilia che offre la possibilità di esibirsi a giovani interpreti e la nuova serie di concerti a Montalto di Castro, in collaborazione con l’Associazione Roma Sinfonietta. Tutto il programma della stagione in dettaglio www.concertiiuc.it.