“Una due giorni di spettacoli itineranti di artisti e di teatro di strada nelle piazze e nella città” recita la locandina di questa prima e fortunata manifestazione. Ha anche un sottotitolo “Asti Street Magic Festival” che riesce a condensare molto meglio il concetto di teatro avventuroso, che cerca i suoi spettatori nelle strade e nelle piazze. Nel termine ‘Magic’ ci sta bene sia la categoria di artisti presenti (infatti erano quasi tutti Maghi, MentaList o si rifacevano a questa categoria in mille sfumature e sfaccettature) e, inoltre, il rapporto che si viene a creare in strada fra chi agisce e chi osserva ha davvero del magico, del soprannaturale. Basta osservare lo sguardo dei bambini seduti per terra o degli stessi adulti, in piedi poco dietro, che a bocca aperta seguono esercizi o giochi con la stessa emozione e lo stesso ardore. Il pubblico era davvero tanto, in queste settimane questa bella città ha ospitato tutta una serie di incontri e manifestazioni prima e dopo il conosciutissimo Palio di Asti, e le giornate quasi sempre bellissime, a parte sabato che si temeva pioggia e si vedevano gli organizzatori spargere ottimismo perché “comunque il centro è pieno di portici”. Fra i tanti teatranti osservati vi era Rubens Il Poeta, un poeta di strada che esegue ritratti senza pennelli ma con le parole. È il classico personaggio che si aggira per le fiere visto in mille film che raccontano della Commedia dell’Arte. Unico suo oggetto di scena un leggìo a cui è attaccato un foglio che informa i passanti che “Rubens esegue ritratti poetici”. Ovviamente la gente è sempre diffidente e quando poi si tratta di qualcosa di nuovo lo è particolarmente. Ma ci ha raccontato che l’emozione che gli danno quei pochi che riesce a convincere compensano alla grande tutti coloro che lo ignorano. Insomma dice di ricevere molto di più di ciò che dà. Osservare queste feste di strada, camminando in una bella giornata di inizio Ottobre in una città così ricca di storia e di bellezza è davvero un bel regalo che la vita ci dona. A volte inaspettato. Termino con l’elenco dei ringraziamenti che Fabio Siragusa, artista a sua volta, ed organizzatore di Magikalia, ha pubblicato e che condensa molto bene, a mio avviso, ciò che è stata la fatica ma anche la soddisfazione di chi ha lavorato:
La Primissima Edizione di MagiKalia termina qui.
Un grazie infinite ad Andrea Cerrato e Simona Bottero che ci hanno creduto.
A Confesercenti che ci ha ospitati.
Al caffè Bistrot, Bakery e Gina la Piadina che ci ha rifocillati.
Allo stupendo Enzo del Cavallino Alato che ci ha dissetati con la sua ottima birra.
Ma soprattutto un immenso GRAZIE va a chi ha reso possibile questa stupenda magia.
Agli Artisti.
Accipicchia – da San Paolo,
Agro dal mondo della fantasia
Antico Mago da casa sua
Artmosfera dalla capitale
Giulio colui che chiude il cerchio
Nicolò il mondo racchiuso in una bolla di sapone
Stefano dalla teatrale Verona.
All’amico di mille sorrisi che mi sopporta e supporta nonostante le mie mancanze, un amico che sta un po’ sulle sue…ma anche sulle mie…a Lui Semplicemente Antonio.
La super trampoliera Brigitte ed il poeta Rubens.
All’amico paolo Bazzichi che ci è venuto a trovare e si è ritrovato sul palco.
A Roberto mago di OZ con il quale abbiamo fatto mille sopralluoghi per organizzare e che all’ultimo momento ci siamo riorganizzati.
E poi grazie a amici, mamme, papà, fratelli, sorelle fidanzate, mogli e figli che ci supportano ma soprattutto ci sopportano.
Ma l’ultimo applauso lo voglio dedicare al pubblico, ad Asti, calda e generosa che ha saputo vivere e viversi, ma sopra ogni cosa agli Astigiani a cui dedico questi versi di Pino Palumbo.
E cala il sipario
Il sipario dei sogni
Si spengono le luci
Il teatro s’empie di silenzio
Il palco cade in penombra
Ed è il reale scenario.
Ma la gioia d’ogni applauso
Sappiamo verrà rinnovata
Domani al comincio
Del nuovo spettacolo
Cambieranno gli attori
Cambieranno gli interpreti.
Ma dell’opera della nostra vita
Siam noi sempre gli autori
Come pur spettatori.
E sarà nostra capacità
E sarà di noi la bravura
Se le repliche …
Successo e applausi
Susciteranno ancora.
Lo spettacolo della nostra vita
Non si recita al “teatro stabile”
È sì itinerante…
E l’emozione di viverlo
è sempre entusiasmante.
E quando cala,
a notte nell’anima
La certezza,
che accende speranza
È che in perpetuo
A seguir ogni notte
Arriverà ancora un’aurora.
Anna, Annalisa e Fabio