Nell’ambito della Stagione 2016 – 2017 il Teatro del Navile – Spazio Arte di Bologna diretto da Nino Campisi propone 30 eventi di Teatro, Musica e Poesia.
Ad aprire la stagione “Moloch Live”, uno spettacolo concerto di Gianni Venturi e Lucien Moreau che dà voce e corpo a una rivoluzione artistica dirompente di rock progressive, elettronico e sinfonico dove musica, poesia e cinema si fondono per riaffermare con forza l’individualità creativa degli artisti. A supportare il Manifesto artistico di Gianni Venturi e Lucien Moreau, saliranno sul palco del Teatro del Navile Valerio Venturi e Nick Soric, Loboloto (Alicelobo) e Manrico Fiorentini. In anteprima verrà proiettato il video musicale del singolo “Eindao”, scritto e diretto da Lucien Moreau.
Specchio della natura umana, personaggio mitologico, demone dell’antichità che appare nelle opere letterarie in differenti epoche, dal “Paradiso Perduto” di John Milton alle poesie di William Blake, e che si materializza nell’ “Urlo” profetico di Allen Ginsberg, “Moloch” è il vero volto del “capitalismo democratico”, una bestia disumana e spietata. Di lui Ginsberg ne dà un riferimento impressionante, descrivendolo non solo come mostro degli estremismi e delle false promesse ma anche come metafora della macchina capitalistica, ingranaggio della società dei consumi che divora giovani anime per ridurre in schiavitù il genere umano, sempre più connesso, sempre più legato a doppio filo alla dittatura del progresso, alla droga del possesso, alla sacra soma del sogno occidentale. Un potere democratico e totalitario, che poi è semplicemente espressione della natura umana più recondita, dall’origine dei tempi.”
Lo spettacolo di forte impatto vocale, musicale e visivo anticipa alcune tematiche che caratterizzano la Stagione del Teatro del Navile – Spazio Arte.
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Una stagione all’inferno
Una stagione all’inferno è il titolo della rassegna dedicata allo studio dei poeti afflitti, diseredati e maledetti che hanno segnato la letteratura del novecento, dai racconti gotici e spietati di Truman Capote a una “Una stagione all’inferno” di Arthur Rimbaud, dai Canti Orfici di Dino Campana alle struggenti poesie di Federico Garcia Lorca, da Pier Paolo Pasolini a Dario Bellezza portati sulla scena da Nino Campisi e da Mariù Pascoli nell’ambito del Laboratorio di Teatro e di Lettura espressiva.
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Teatro e drammaturgia
Nel corso della Stagione la Compagnia Teatro Studio ripropone “Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij, nella sceneggiatura proposta da Ippolito Dell’Anna, uno studio sull’uomo dostoevskiano per eccellenza, Rodion Romanovič Raskol’nikov, tratteggiato dall’autore russo in una scrittura densa di descrizioni quasi materiche e da una acuta introspezione psicologica. L’uomo “nuovo”, dedito all’azione (qual’è Raskol’nikov) divide l’umanità tra uomini ordinari, destinati a subire le angherie dei ricchi, e uomini straordinari in grado di cambiare il cammino della Storia. Egli giustifica così il diritto a uccidere pur di realizzare i suoi obiettivi, ma non fa i conti con l’essenza dell’uomo e con la coscienza, con la ricerca di un’autentica felicità.
Già presentata la scorsa stagione, a grande richiesta, il Teatro del Navile replica “Antigone” di Jean Anouilh, scritta dall’autore francese durante il periodo dell’occupazione tedesca. La storia è
sostanzialmente quella di Sofocle ma con i riferimenti temporali attualizzati a un’epoca contemporanea. Antigone diventa così una eroina dei tempi moderni che rifiuta ogni compromesso e si oppone alle ragioni del potere, qualsiasi esse siano, che sacrifica la sua giovinezza per un ideale.
Tra nuove produzioni della Compagnia due opere di Harold Pinter : “Una specie di Alaska” e “Il compleanno”.
In “Una specie di Alaska”, atto unico scritto nel 1973, ispirato ad Awakenings di Oliver Sacks, Harold Pinter ci presenta il dramma senza speranza di Deborah, una donna colpita da una rara e sconosciuta malattia. Deborah, che si è addormentata all’età di sedici anni, si risveglia da un coma durato ventinove anni. Pinter ne indaga i ricordi, i percorsi della memoria, i pensieri e i sogni. Nella regia di Nino Campisi la danza del lungo sogno di Deborah apre e chiude poeticamente lo spettacolo. La regia identifica e sottolinea i tre diversi stati mentali e temporali di Deborah, mentre il mondo reale appare avvolto in un bianco candore, in una specie di gelida Alaska.
“Il compleanno” è considerata la più importante commedia in tre atti dell’autore inglese, premio nobel per la letteratura nel 2005. Nino Campisi riporta in scena “Il compleanno” di Harold Pinter, e questa volta cede i panni di Stanley Webber al suo giovane allievo Leonardo Galotto, già protagonista da diversi anni di tutti gli spettacoli portati in scena dalla Compagnia Teatro Studio. Il fatto, non trascurabile nella nuova edizione della commedia pinteriana, non mancherà di suscitare un certo clamore nell’ambiente teatrale, visto che le precedenti quattro edizioni hanno visto Nino Campisi nel doppio ruolo di attore e regista a partire dalla seconda edizione del 1999. Quella regia e la stessa interpretazione lasciarono un segno profondo, meritando la recensione entusiasta e la scrittura di un saggio inedito sul teatro di Pinter da parte di un luminare della Psicologia italiana, il Professor Renzo Canestrari e il primo premio (miglior regia) al Festival di Teatro Itinerante di Agrigento. Con “Il compleanno” Nino Campisi affronta il lavoro dell’attore sul personaggio, sulle emozioni e sui sentimenti da un punto di osservazione a noi più contemporaneo, con l’attenzione rivolta a quegli aspetti della personalità umana e a quei comportamenti che fanno parte della vita di tutti i giorni, con l’intento di indagare “le stanze chiuse dell’oppressione” e il grande baratro che si nasconde sotto le parole e le banali “chiacchiere” del linguaggio quotidiano.
Tra le nuove collaborazioni avviate dal Teatro del Navile spiccano le coproduzioni con L’Inconsueta Compagnia Teatrale di Roberto Garagnani, autore e regista della “Trilogia della disfatta” di cui presenta due pièces: “Balaclava”, già proposto con successo nella scorsa stagione, e “La stanza dei trionfi”.
La trilogia è ambientata nel 1854 tra San Pietroburgo e la Crimea sud-occidentale. I testi di Roberto Garagnani sono pervasi da una sottile comicità che ricorda le atmosfere cechoviane della Russia di fine ottocento dove i personaggi pur vivendo una situazione drammatica e conflittuale suscitano con i loro dialoghi un effetto umoristico e avvolgente.
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Nuove proposte
Tra le nuove proposte in prima assoluta il 5 e 6 novembre debutta “E tu?” di e con Dimitri Campanella e Mariagrazia Bazzicalupo, una performance di 50 minuti, originale per testo e musiche, con uno stile che si colloca tra un live-set elettronico e un’action grotowskiana. “E tu?” è frutto di un lavoro di ricerca durato circa un anno. Visioni, idee, sensazioni, luci, gesti, riflessioni, suoni e parole sono stati intessuti in un’unica partitura, più volte dilatata esplosa e rimodellata, cucita strappata e poi ricucita sui corpi dei due attori/autori che seguono azioni programmate in una partitura fredda, contratta e corrosa, attraverso una sonorità 4/4. Sono il dominante e il dominato, l’aguzzino e il prigioniero, il padrone e lo schiavo. Ma chi è il soggetto?
Tra le nuove proposte su inserisce il progetto Associazione Dramophone, di recente costituzione, che ha ereditato tutto il patrimonio progettuale del Teatro Reon, tra cui il piccolo festival omonimo a cura di Fulvio Ianneo, che presenta una parte della sua settima edizione: I labirinti della vita. Si tratta di una collaborazione inedita con il Teatro del Navile che quest’anno ospiterà appunto 3 eventi di Dramophone all’interno del Cartellone e dell’attività del Teatro: per la precisione 2 eventi e un corso di teatro. Il primo, Latinos, si svolge il 13 novembre ed è dedicato alla drammaturgia latino americana e presenta un’importante inedito. Il secondo si svolge l’11 dicembre ed è intitolato Prepàrati, performance e testimonianze sullo s-concerto comico/drammatico dell’individuo di fronte al mondo globale che gli è piovuto addosso. I 2 eventi si svolgeranno di domenica, dal pomeriggio alla sera, un tempo lungo da dedicare alla socialità al teatro e al cibo. Altrettanto importante è il laboratorio teatrale che affronta il tema del personaggio non solo come creatura organica ma come esistenza incongruente e sfuggente.
Grazie alla collaborazione avviata con la scrittrice Natascia Ronchetti e con Giovanni Fabiano, Direttore della casa editrice David and Matthaus, domenica 20 novembre Alta Tiater
presenta …però ti amo con Alecs Manea, Tiziana Salvini, Donatella D’Apollo. Il racconto evocativo di un femminicidio, una storia che ha recentemente segnato la comunità della Valle Camonica e che ha spinto tre giovani a esprimere il problema con il linguaggio del teatro; poca narrazione, molta evocazione: uno spettacolo di Teatro Civile che indaga la sempre più concreta realtà delle violenze domestiche sulle donne. Lo spettacolo, a ingresso libero, sarà preceduto dalla presentazione del libro “Il rituale del femicidio” (La vita di chi resta, anni dopo. Padri, madri, sorelle, fratelli, amici. Tante vittime e una sola faccia: la liturgia dell’ingiustizia) di Natascia Ronchetti, David and Matthaus Editore.
Il 25 novembre è la volta di Shakespeare 400 con Nino Campisi, Camilla Cordelli, Mariù Pascoli, Lorenzo Romanazzi. Nell’ambito delle celebrazioni dei 400 anni dalla morte di Shakespeare, il Teatro del Navile in collaborazione con il Circolo Galileo Galilei presenta una selezione di brani dall’opera dell’immortale bardo, dai Sonetti all’Amleto per concludere con alcune scene tratte dal Macbeth.
Grande ritorno per Rafael Antonio Quevedo, homeless e giocatore di scacchi, che il 5 marzo ripropone Scacco Matto, un monologo in sei scene, racconta in terza persona la storia di un uomo che si ritrova all’improvviso per strada, senza casa, senza soldi e senza lavoro. Questa volta lispettacolo sarà introdotto da un mini torneo di scacchi (1 ora) dove lo sfidante Rafael Antonio Quevedo tenterà di dare lo scacco matto ai partecipanti. Il torneo sarà interrotto se lo sfidante riceverà uno scacco matto.
Nell’ambito delle Nuove Proposte il 7, 8 e 9 aprile debutta in prima assoluta “Clarissa scrive a un’amica” di Renato Barilli, interpretato da Agnese Corsi e Tina Milano con la regia di Nino Campisi. Il nuovo testo inedito di Renato Barilli è ispirato all’omonimo romanzo di Samuel Richardson. Barilli, autore di numerosi saggi sulla storia della narrativa europea, dal Settecento al Novecento, ne ha ricavarne una pièce ad alto valore didattico e drammatico sulla condizione della donna.
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Musica in Teatro
La rassegna Musica in Teatro che anima ogni anno la stagione musicale del Teatro del Navile, si articola quest’anno in due nuovi format che porteranno in scena molti giovani cantautori, con interviste, video, riflessioni e spunti poetici che saranno sempre interfacciati con i social network a partire dal sito musicainteatro.com e che avranno l’obiettivo di movimentare il panorama musicale della città.
Saranno ancora tre cantautori, Marco Belluzzo, Gian Luca Naldi e Marcello Romeo, ognuno con il proprio stile, a condurre il format, Cuore di vinile, dal 19 novembre con cadenza mensile, accompagnati da Ettore Cimpincio alla chitarra e arrangiamenti. Tra gli ospiti i cantautori Federico Aicardi, Luca Bacconi, Marco Baxa e il Trio Acoustic, Alessio Creatura, Duo Equitar, Oliver, Emil Spada, Danilo Versari.
Dal 28 gennaio il nuovo format Canta che ti passa (e se non ti passa comunque ti fa bene…) condotto da Franz Campi con Alessandro Zacheo alla fisarmonica e Davide Belviso alle percussioni e con la partecipazione del pubblico e di ospiti a sorpresa: le canzoni come terapia contro lo stress. I tre musicisti daranno il via a una seduta collettiva anti stress interpretando brani di Paolo e Giorgio Conte, Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Fabrizio De Andrè, Domenico Modugno, Giorgio Gaber… Uno spettacolo di teatro-canzone decisamente anomalo dove una telecamera registrerà alcuni momenti inquadrando il pubblico e non gli artisti. Inoltre ogni sera Franz ospiterà amici musicisti, attori e cantanti protagonisti da tempo della scena musicale bolognese e italiana che saliranno sul palco per regalare un piccolo “cameo” della loro arte.
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Spazio Arte
Infine lo Spazio Arte presenta nel foyer del Teatro tre mostre che affiancheranno gli spettacoli in cartellone. “Il contrario della realtà” una mostra fotografica del Gruppo Guarda con presentazione a cura di Claudio Loreti (dal 14 ottobre al 16 novembre); “Composizioni pittoriche”, una mostra personale di Antonella Margherita Cazzagon (dal 18 novembre al 18 dicembre), “Abissi” una mostra tematica di Chiara Casarini (dal 13 gennaio al 12 febbraio).
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TEATRO DEL NAVILE – SPAZIO ARTE
via Marescalchi 2/b (ang. via D’Azeglio 9 – Bologna) – 051.224243 – Info: teatrodelnavile.org Laddove non diversamente specificato
Ingresso riservato ai soci: tessera € 1,00 – Biglietti: Intero € 10,00 – Ridotto € 8,00