ispirato a Candido di Voltaire
di Magdalena Barile | regia Simona Arrighi, Sandra Garuglieri
con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri
collaborazione al progetto Massimiliano Civica, Silvano Panichi, Francesco Migliorini
primo spettatore Massimiliano Civica| coproduzione Attodue/Murmuris
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Ogni sera quattro attrici/cortigiane si esibiscono al servizio della loro esigente padrona, Madame. In scena le avventure de il Candido di Voltaire, giovane ottimista metafisico a spasso nel peggiore dei mondi possibili: il nostro. In una gara di asservimento volontario le quattro competono per compiacere Madame. Quando Madame viene decapitata nel suo giardino, senza una padrona per cui esibirsi e con un nuovo potere alle porte, le quattro dovranno decidere cosa fare delle loro esistenze. Il Candido di Voltaire è una battaglia sferrata dal suo autore all’ottimismo e alla metafisica del suo tempo, una feroce critica ai teologi e ai filosofi della provvidenza che pensavano che tutto accadesse per un fine ultimo e giusto.
Le questioni sono antiche: una volta scoperta la natura indefinibile, antifinalistica del male, come ci dobbiamo comportare davanti agli orrori del mondo? Se questo è il peggiore dei mondi possibili (e non certo il migliore come sarcasticamente Voltaire fa spesso ripetere ai suoi personaggi), allora vivere significa soffrire? E in questo tetro scenario può esistere la felicità? E se esiste, cos’è? Nel sovversivo “Discorso sulla servitù volontaria”, Etienne de la Boétie, quasi duecento anni prima di Voltaire, si chiedeva come potesse accadere che in ogni regime, che in ogni luogo e tempo della storia, singoli uomini o sparute minoranze riuscissero a dominare e asservire le masse. De la Boétie, paladino ante litteram del movimento della disubbidienza civile, ha lasciato con questo scritto una traccia importante sul terreno del pensiero politico d’Occidente. La libertà è un bene così grande e dolce che una volta perduto sopravvengono tutti i mali possibili, come succede a Candido e ai suoi amici. Candido è un’opera sulla schiavitù umana, eterna, micidiale, imbattibile nella mente e negli spiriti degli uomini.
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Magdalena Barile vive a Milano dove lavora come autrice teatrale e televisiva. Per il teatro scrive testi e collabora come dramaturg per diverse compagnie fra cui Animanera (Milano), Accademia degli Artefatti (Roma), Charioteer Theatre (Scozia). Fra i suoi testi recenti: Fine Famiglia (2011), Un altro Amleto (2012), Piombo (2013), La Moda e la Morte (2015). I suoi testi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, catalano, svedese e russo. Con il testo Light Killer debutta al Fringe Festival di Edimburgo 2014, va poi in scena al Piccolo Teatro di Milano. Collabora stabilmente come autrice e sceneggiatrice con la RSI Televisione Svizzera Italiana e ha partecipato alla scrittura di diversi programmi di drama e comedy per la televisione italiana. È docente di scrittura drammaturgica alla civica scuola di teatro Paolo Grassi di Milano.
durata spettacolo: 70′
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DATE E ORARI DI RAPPRESENTAZIONE
mercoledì 2, giovedì 3 e sabato 5 novembre 21.00
venerdì 4 novembre 19.30
domenica 6 novembre 16.00
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BIGLIETTI
Intero: 22.00 euro | ridotto convenzionati: 18.00 euro | ridotto under 30: 15 euro | ridotto over 65 e under 18: 11 euro
Antonietta Magli stampa@teatrofilodrammatici.eu
www.teatrofilodrammatici.eu
tel. 02 36727550
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Teatro Filodrammatici di Milano – via Filodrammatici, 1 – ingresso Piazza Paolo Ferrari, 6 – Milano