Un pubblico caloroso quello del Teatro Stabile di Genova: lunghi applausi per Sebastiano Lo Monaco, che ha portato in scena la commedia pirandelliana “Il berretto a sonagli”. Regista e interprete, ha scelto per sé un ruolo caro a Pirandello, ovvero quello del marito tradito e consapevole di esserlo. Veste i panni di uno scrivano, Ciampa, che vive nel suo mondo e finge di non vedere ciò che accade attorno a lui. Anzi, addirittura celebra la moglie come una donna virtuosa e non perde occasione per ricordare a tutti di come lui la tenga sottochiave.
L’equilibrio si mantiene intatto finché la signora Beatrice capisce che in realtà suo marito ha una relazione con la moglie dello scrivano. Decide, perciò, di sporgere denuncia e ordisce un piano in modo tale che colgano i due amanti sul fatto. Cela la sua gelosia, anche se si toglie qualche sfizio e lancia qualche frecciatina, ma si pregusta il piatto della vendetta.
Il delegato spagnolo, però, non trova sufficienti prove per dimostrare l’adulterio e viene negata l’evidenza. Lo scandalo, però, è scoppiato in tutto il paese e Ciampa deve salvare la propria reputazione. Gli restano due alternative: o il delitto d’onore o il far credere a tutti e alla stessa Beatrice che la denuncia sia stato un atto di pazzia,
Il dramma di amare una persona a tal punto di accettare di condividerla con un altro è un tema comune nelle opere dello scrittore siciliano. Per fare questo, un borghese come lo scrivano deve indossare a tutti i costi una maschera di perbenismo, onde evitare i commenti della gente che vede e sa sempre tutto. Non se la toglierà mai, nemmeno nei momenti più difficili, poiché ne va del suo rispetto. La soluzione finale è quella di scegliere la pazzia e vi è una punta di invidia nei confronti della signora, che finalmente per un periodo potrà dar sfogo a tutto quello che le passa per la testa. “Le dico io come fare. Basta che lei si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede e tutti la prendono per pazza”.
Sebbene il mondo in cui viviamo oggi è diverso, riusciamo a capire ancora quest’ottica perbenista, questa impossibilità di dire la propria opinione senza essere criticati e questa necessità di celarci dietro a maschere che non ci rispecchiano per evitare i giudizi delle persone. Ecco perché andare a vedere questo spettacolo, per andare a deridere amaramente l’incoerenza della nostra società.
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Produzione
Sicilia Teatro
in collaborazione con
Festival La Versiliana – Pietrasanta
Teatro Luigi Pirandello – Agrigento
Regia
Sebastiano Lo Monaco
Interpreti
Sebastiano Lo Monaco
Maria Rosaria Carli
Clelia Piscitello
Gianna Giachetti
Lina Bernardi
Rosario Petix
Claudio Mazzenga
Maria Laura Caselli
Scene
Keiko Shiraishi
Costumi
Cristina Da Rold
Musiche
Mario Incudine
Luci
Nevio Cavina