Terzo appuntamento per la Stagione Teatrale dell’Astra 2016/17, iniziata ricordando il grande successo dello scorso anno: I Tre Moschettieri. Quello proposto in questo week-end ancora baciato dall’estate di San Martino, meteorologicamente parlando, è un bell’esperimento di fusione fra danza, musica, teatro, acrobatica con inserimenti cantati ed un omaggio (forse è solo una mia ipotesi) a Tadeusz Kantor. La locandina parla di “concerto per corpo, attrezzo e voce” e chi la propone è la compagnia blucinQue: “…. nasce nel 2008 e nel 2009, dopo aver vinto Rigenerazione per il Sistema Teatro Torino, debutta alla XV edizione del Festival delle Colline Torinesi con lo spettacolo ApeRegina. Dal 2010 la compagnia lavora a progetti di creazione attraverso residenze artistiche e presentando tappe performative …..”.
Questo lavoro ha, tra l’altro, vinto il bando NeXT e debuttato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015. Sala quasi piena, nonostante siano le 19 ed è un orario un po’ strano per un sabato italiano, segno che lo spettacolo appare interessante, che la programmazione funziona e forse, la collaborazione con la Fondazione Cirko Vertigo di Grugliasco, crea curiosità ed aspettativa. Quando entriamo in questa grande sala, dall’ottima acustica e dal posizionamento delle poltrone perfetto perché, essendo la platea in alto ed il palco in basso permette un’ottima visuale da qualsiasi punto ci si metta, la sala non è vuota. Ci sono, in ombra, le tre musiciste che suonano violino e violoncello, una ragazza posizionata su una sedia di fronte al pubblico, anche lei non illuminata, che si muove ed assume posizioni da ballerina che si prepara per una danza o che fa stretching. E poi c’è lei, questa figura che mi ha fatto pensare al grande Tadeusz Kantor, pittore e regista polacco. Si tratta di una donna appariscente per il contesto in cui si trova: Non alta, Non slanciata, Non giovane con un vestito nero e con due grosse lenti. La sua sarà una presenza fissa fra gli attori ed i musicisti, pur non partecipando alle esibizioni in modo diretto (a parte alcuni oggetti da lei portati in scena, simbolicamente importanti) proprio come il regista polacco, presente in molti suoi spettacoli e rappresentando sempre sé stesso, per ricordare al pubblico che ciò a cui assisteva era comunque finzione teatrale.
E così gli spettatori, man mano che arrivano cercano il loro posto in modo silenzioso, si siedono commentando con gesti o a bassa voce per non rompere qualcosa che sta già avvenendo. E poi inizia lo spettacolo composto da immagini e situazioni che si intrecciano in modo dinamico e poetico. Tutti dimostrano agilità acrobatica ma anche una buona preparazione teatrale, voglia di giocare e di essere coinvolti in questa miscellanea di suoni, voci, salti, acrobazie che non mollano lo spettatore. Si sentiva la voglia repressa di applaudire, trattenuta alla fine di ogni particolare bravura, per portarla al momento finale e scaricare in una lunga sequenza di battiti di mani e rientri attoriali, che stupivano per primi gli attori stessi. Spesso emozionante l’uso della sola voce fra piroette sulla corda, sia che che cadesse dal soffitto e sia che fosse da attraversare come filo posizionato a circa due metri di altezza, a volte l’uso dell’amplificazione creava contrasto con il suono in diretta (voci e strumenti), e avrei preferito solo suoni dal vivo. È anche importante parlare della paternità alla direzione/regia di Caterina Mochi Sismondi, perché è veramente lei l’artefice di questo lavoro, dalla scrittura, alla regia, alla coreografia, alla scelta delle musiche, alla direzione degli attori, ai costumi, alle luci. Molto ricco di spunti e di sensazioni.
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VERTIGOSUITE# regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi con Giulia Lazzarino, Andrea Cerrato, Jonathan Rodriguez Angel, Lukas Vaca Medina, Carlotta Risitano, Raffaele Riggio, Mattia Mele, Samanta Fois, Maria Rosa Mondiglio sound design AlbertFratini archi Helga Ovale, Luisa Franchin lavoro vocale Patrizia Oliva, Gianluca Pezzino produzione blucinQue/Qanat Arte e Spettacolo realizzato in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Terre di Circo Mirabilia, Cirko Vertigo