Reality portraits è un quotidiano teatrale, che si sfoglia tra un sorriso e un respiro trattenuto, proprio come quelli cartacei. Le cronache, gli annunci, i necrologi, si realizzano però di fronte agli occhi degli spettatori, senza la possibilità di saltare un rigo, senza il distacco di cui spesso ci facciamo scudo. Soverchiati da valanghe di notizie, ci siamo abituati a ridimensionare le cose, a sentirle lontane. Abbiamo imparato a non compatire, a non partecipare, nel bene e nel male, e ci siamo privati di tante lacrime e di qualche risata. Ciro Masella è il caporedattore di questa data unica, della durata di una gazzetta, che mette a fuoco la realtà dietro alla notizia. La magia del teatro è messa al servizio della cronaca, per dare l’opportunità di recuperare la bellezza di qualcosa che ci siamo persi per strada. Storie vere, già accadute, a cui non abbiamo dato il giusto peso. C’erano, ma non le abbiamo viste. C’era una donna che non aveva quasi niente, e si è giocata quel quasi al lotto. Ha perso. C’era Denise che era morta ma i suoi genitori avevano sepolto Pablo. C’era una donna che cadeva nella trappola del gatto come una topolina ingenua e indifesa. Ci sono ritratti abbozzati che tra fiumi di parole abbiamo trascurato, ma che ora sono lì davanti a noi, a riscuotere attenzione. Non sono storie da prima pagina o da breaking news, sono storie di ordinaria follia, di quelle che rompono gli equilibri familiari. Fabio Galati e Laura Montanari sono gli autori di questa rassegna stampa particolare, per la quale hanno pescato tra gli archivi quelle che a loro sembravano le notizie più adatte ad essere interpretate. A dare vita ai racconti, insieme a Ciro Masella, una meravigliosa Monica Bauco, una Drusilla Foer da pelle d’oca e lo spassoso cinismo di Tommaso Taddei. In un contesto in cui la cronaca è approfondita solo ai fini degli ascolti, spesso violando l’intimità dei protagonisti, Reality portraits mette a nudo le personalità coinvolte senza oltraggiarle, estrae dalla vicenda un’immagine, una percezione e la rende reale, universale.
Ma in un quotidiano l’inchiostro nero si intreccia e si insegue in tanti modi diversi, e allora a far compagnia a Masella sul palco sale anche Tommaso Sacchi, per un breve dialogo che è un po’ il manifesto artistico dello spettacolo. Salgono sul palco Ruggero Stanga, astrofisico, e Gabriela Rizza, giornalista poliedrico, per una vignetta satirica in tre dimensioni che immagina una Firenze del futuro in cui i gastrosbirri seminano il terrore…
E al posto delle pubblicità, a colorare le pagine di Reality portraits ci sono due ospiti d’eccezione: Valerio Bellini, danzatore e coreografo che incornicia e scuote i monologhi con vibrazioni del corpo e fremito dello sguardo, e Francesco Rainero, giovane cantautore che regala allo spettacolo anche un pezzo appositamente scritto.
Un’ultima protagonista, che non calca le scene ma vi resterà sempre legata, è Caterina Poggesi, attrice e regista del progetto Fosca scomparsa da poco, a cui Ciro Masella dedica una poesia e tutto lo spettacolo.
Reality portraits tocca tutte le corde emotive dell’animo umano, sperimentando un format che prende il meglio non solo dal giornalismo, ma da tutte le forme artistiche, e battezzando un nuovo format di varietà teatrale che si adatta all’attualità e ne diventa testimonianza. Dopo il timido successo del numero zero, si auspica un boom di vendite per l’attesa prima uscita.