un poema di Nanni Balestrini – regia di Antonio Syxty – assistente alla regia Pietro De Pascalis – con Tiziano Bertrand, Eleonora Cicconi, Maria Caggianelli Villani, Filippo Geri, Luciano Maggioni, Gaia Magni, Leo Merati, Susanna Russo, Gabriele Scarpino, Claudia Veronesi, Alessandra Viganò, Nicole Zanin – disegno luci e video Fulvio Melli – staff tecnico Ahmad Shalabi, Marco Meola – costumi Giulia Giovanelli – scene Guido Buganza – produzione Manifatture Teatrali Milanesi
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Che cos’è Blackout? È un poema, ma non solo. Con Blackout Balestrini fissa in una data, il 7 aprile 1979, “il culmine della violenta repressione che ha colpito e messo fine alla grande ondata rivoluzionaria degli anni Settanta”. Con questo poema epico e dirompente l’autore ha voluto testimoniare “gli anni tumultuosi e la fine violenta di uno straordinario periodo vissuto con passione e angoscia”. Come scrive Andrea Cortellessa «questa di Balestrini è un’epica che si scrive “indiretta” e prende allora, piuttosto, i toni della cronaca. Proprio le cronache degli avvenimenti vengono ritagliate, montate con altri materiali e (convenzionalmente) versificate. La struttura, tendenzialmente aleatoria (si ricordano gli esperimenti di poesia al computer degli anni Sessanta), raggiunge un massimo di rigore in quello che appare, al lettore “postumo” di quella stagione, un autentico capolavoro – certo uno degli esiti più compiuti di Balestrini, nonché di tutta la poesia degli anni Settanta.»
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Note di regia
«Con Blackout di Nanni Balestrini l’intenzione è quella di iniziare un progetto che ho voluto chiamare Teatro Del Mondo e che si articola in capitoli/performance/spettacoli che vogliono raccontare il mondo utilizzando il mondo stesso. Mi si dirà che i testi teatrali di autori classici o contemporanei già raccontano il mondo. Sì, è vero, ma corrispondono a una forma codificata per il teatro, nel senso che si ispirano al mondo o sono ispirati dal mondo per poi tradursi in linguaggio per una scena che ricrea il mondo.
Il mio intento è più didascalico e vanitoso ed è quello di eliminare concettualmente la transizione rappresentativa. Nel caso di questo progetto i primi 2 capitoli del mondo – scelti in modo del tutto personale e arbitrario come è giusto che sia – sono: gli anni ’70 (la poesia di Nanni Balestrini) e l’architettura (gli scritti di Alessandro Mendini). L’intero progetto è del tutto sperimentale, nel senso che potrebbe articolarsi solo nei primi capitoli, o continuare con altri capitoli, come economia, moda, arte, pornografia, religione e via di seguito. Oppure fermarsi del tutto. Dipende da come va il mondo.»
Antonio Syxty
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Durata 1 ora e 30 min
INFORMAZIONI
Teatro Litta – da martedì a sabato ore 20:30 – domenica 16:30 – lunedì riposo
Biglietti: intero 24€, ridotti 16/12€ – Abbonamenti: 10 Identità, 5 Identità, IDono
Abbonamenti e convenzioni – www.mtmteatro.it
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BIGLIETTERIA MTM
02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 19:30
Sede Teatro Litta – corso Magenta, 24 Sede Teatro Leonardo – via Ampère, 1 – ang. piazza Leonardo da Vinci
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it
I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.