di Ermanno Bencivenga
adattamento e regia Teresa Ludovico
con Augusto Masiello, Teresa Ludovico, Christian Di Domenico, Michele Altamura, Gabriele Paolocà, Domenico Indiveri
produzione Teatri di Bari/Kismet
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Ci sono storie antiche quanto il mondo, storie incise sulla pelle degli uomini, storie che si tramandano di generazione in generazione, di mare in mare, di terra in terra.
Abramo possiede migliaia di pecore che brucano l’erba di una terra benedetta dal Signore.
Sara, sua moglie, accudisce Isacco, il suo unico figlio, dono ricevuto quando ormai era impossibile sperarlo.
I viandanti, venuti da molto lontano, chiedono ad Abramo di sacrificare il giovane Isacco.
Abramo impugnerà il coltello del sacrificio e alzerà il braccio… in nome del Signore, perché Abramo, come scrive Søren Kierkegaard, è “il più grande campione della fede”.
Come finisce questa storia lo sanno tutti.
Ma cosa sarebbe successo se Dio non fosse intervenuto su quel monte?
Su questa base, il filosofo Ermanno Bencivenga, fonda il suo testo Abramo, riadattato e messo in scena da Teresa Ludovico.
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“Il nostro Abramo è un riflesso dell’illustre antenato e il suo Signore è un fantasma dominato come lui dall’ira, dall’invidia, dalla vendetta e dalla paura, paura di cedere il bastone del comando, paura dell’altro, degli altri che cavalcano l’onda, le dune del deserto e si presentano alle porte per reclamare una primogenitura o un pezzo di terra.
Allora bisogna difendersi e non abbassare mai la guardia.
Il nostro Abramo è una maschera delirante, grottesca che trasforma, con la sua scelta ottusa, la sua casa in un cumulo di macerie.
Di secoli in secoli… ecco il nostro tempo”.
Teresa Ludovico
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“In Abramo si esprime un conflitto fra due concezioni della fede; ed è un conflitto che non si vuole risolvere, poiché lo spettatore deve risolverlo per conto suo. Il tema, o meglio, i temi proposti sono emblema di un’analisi irrisolta fra voci diverse; concezioni, idee e ideali accesi da profonde, intense e, talvolta, estreme emozioni. Il teatro s’impone come luogo naturale per inscenare un simile confronto, in cui i personaggi sono coinvolti sull’intero spettro della loro umanità.”
Ermanno Bencivenga
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durata spettacolo: 90′
DATE E ORARI DI RAPPRESENTAZIONE
mercoledì 5, giovedì 6 e sabato 8 aprile 21.00
venerdì 7 aprile 19.30
domenica 9 aprile 16.00
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BIGLIETTI
Intero: 22.00 euro | ridotto convenzionati: 18.00 euro | ridotto under 30: 15 euro | ridotto over 65 e under 18: 11 euro
www.teatrofilodrammatici.eu
tel. 02 36727550
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Teatro Filodrammatici di Milano
via Filodrammatici, 1 – ingresso Piazza Paolo Ferrari, 6 – Milano