Due grandi virtuosi, il violinista Giuliano Carmignola e il violoncellista Mario Brunello, si incontrano nel concerto della IUC di martedì 11 aprile alle 20.30 nell’Aula Magna della Sapienza (Città Universitaria – Palazzo del Rettorato, Piazzale Aldo Moro 5, Roma). In programma quattro Sonate di Jean-Marie Leclair e quattro di Antonio Vivaldi.
Mario Brunello è stato il primo italiano a vincere il Concorso “Ciajkovskij” di Mosca, il più prestigioso dedicato al suo strumento. Era il 1986 e da allora la sua fama di grande violoncellista non ha fatto che crescere. Ma a descrivere la sua personalità non basta parlare dei concerti in tutto il mondo, accanto a direttori straordinari come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Antonio Pappano, Daniele Gatti, Riccardo Chailly, Yuri Temirkanov, Valery Gergiev, Zubin Mehta, Carlo Maria Giulini e tanti altri. Bisogna parlare anche delle sue collaborazioni con musicisti jazz come Vinicio Capossela, Uri Caine e Gian Mario Testa, degli spettacoli con Maddalena Crippa e Marco Paolini. E dei tanti progetti da lui creati e sviluppati, come il Capannone Antiruggine, una fabbrica dismessa nei dintorni di Castelfranco Veneto, trasformata in un luogo dove fare musica liberamente ma ad alto livello, con concerti e altri eventi aperti a tutti. E come I Suoni delle Dolomiti, che ogni anno porta la musica classica in alta quota, in alpeggi e rifugi raggiungibili solo con lunghe passeggiate in montagna.
Anche Giuliano Carmignola ha nel suo curriculum collaborazioni con grandi direttori come Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti e soprattutto Claudio Abbado, che l’ha voluto con sè in molti concerti e nell’incisione di tutti i Concerti per violino di Mozart per la più prestigiosa etichetta discografica in campo classico, la Deutsche Grammophon, con cui ha attualmente un contratto di esclusiva. Inoltre ha inciso Concerti di Haydn con l’Orchestre des Champs Elysees, di Vivaldi con Accademia Bizantina e con i Suonatori della Gioiosa Marca, di Bach con Concerto Köln. È una specialista della musica del Settecento.
Al Settecento appartengono i due compositori in programma, il francese Jean-Marie Leclair e l’italiano – più esattamente veneziano – Antonio Vivaldi. Dunque sono messi a confronto due autori e due scuole musicali, rappresentati ognuno da alcune Sonate per due violini: Leclair con le Sonate op. 3 n. 2, 3, 4 e 5 e Vivaldi con le Sonate RV 68, 70, 71 e 77. Nel periodo barocco sostituire uno strumento con un altro non era considerato un arbitrio ma era prassi comune. E così farà in questo caso Brunello, sostituendo il violoncello a uno dei due violini: non un normale violoncello, ma un violoncello piccolo, riscoprendo uno strumento diffuso nel periodo barocco ma oggi rarissimo.
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BIGLIETTI:
Interi: da 15 euro a 25 euro
Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro
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INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:
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