I programmi dei settori dello spettacolo dal vivo della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, si svolgeranno quest’anno da giugno a ottobre.
Dal 23 giugno all’1 luglio si svolgerà l’11. Festival Internazionale di Danza Contemporanea diretto da Marie Chouinard e intitolato Capitolo primo (First Chapter); il Leone d’oro alla carriera per la Danza è stato attribuito alla danzatrice e coreografa statunitense Lucinda Childs, il Leone d’argento alla performer e coreografa canadese Dana Michel;
Dal 25 luglio al 12 agosto avrà luogo il 45. Festival Internazionale del Teatro, intitolato Atto primo: REGISTA, secondo il programma del direttore Antonio Latella; Leone d’oro alla carriera di questa edizione del Festival è la scenografa tedesca Katrin Brack; Leone d’argento è la regista polacca Maja Kleczewska;
Dal 29 settembre all’8 ottobre è programmato il 61. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, dal titolo Est!, sotto la direzione di Ivan Fedele; Leone d’oro alla carriera per la Musica è il compositore cinese Tan Dun; il Leone d’argento è stato attribuito al compositore giapponese Dai Fujikura.
“I tre programmi sono ispirati a un indirizzo comune. Ciascuno è focalizzato su modi particolari di concepire la regia teatrale e l’impostazione coreografica della danza, mentre nel caso della musica ci si concentra in particolare su quella proveniente da una parte del mondo, l’Est, il grande Oriente. Per la Biennale si tratta di scelte importanti ai fini di una qualificazione del suo ruolo di luogo di ricerca – ha dichiarato Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia – Un particolar modo di intendere il festival, che mette in luce i partecipanti per l’interesse che ciascuno rappresenta. Per la musica, al di là del focus particolare su una regione del mondo, si affianca una grande apertura nei confronti dei diversi generi musicali effettuata nel nome della qualità.
——-
BIENNALE DANZA
Organizzato dal 23 giugno all’1 luglio, l’11. Festival Internazionale di Danza Contemporanea abbraccia 9 giorni di programmazione e prevede fino a 5 appuntamenti quotidiani; 26 sono le coreografie, di cui 9 in prima per l’Italia e 1 in prima europea, cui si aggiungono 3 brevi creazioni originali, frutto del lavoro dei coreografi di Biennale College – Danza e 1 nuova creazione di Benoît Lachambre ideata per i giovani danzatori di Biennale College; 15 sono gli artisti invitati, molti autori di più titoli; infine un ciclo di proiezioni e incontri degli artisti con il pubblico al termine di ogni spettacolo.
Leone d’oro alla carriera 2017, la coreografa americana Lucinda Childs inaugura il Festival il 23 giugno (Teatro alle Tese) con tre classici del suo repertorio: Dance, Katema e Dance II.
Un altro trittico di spettacoli ha per protagonista Alessandro Sciarroni, performer e coreografo fra i più rivoluzionari della scena europea: a Venezia saranno in scena Chroma (24 giugno, Teatro alle Tese), in prima per l’Italia, Aurora (25 giugno, Teatro alle Tese) e Folk-s (25 giugno, Teatro alle Tese).
Arriva per la prima volta in Italia Clara Furey, nata a Parigi ma di origine canadese con Untied Tales (24 giugno, Sale d’Armi), in prima nazionale e realizzato con il danzatore e coreografo slovacco Peter Jasko, indaga il rapporto tra finzione e realtà, ma anche la coesistenza di due linguaggi artistici che si incontrano senza annullarsi.
Un ritorno alla Biennale è quello di Louise Lecavalier, per 18 anni formidabile interprete dei la La La La Human Steps: questa volta è a Venezia nel duplice ruolo di coreografa e danzatrice con So Blue (24 giugno, Teatro Piccolo Arsenale), interpretato con Frédéric Tavernini.
E ancora spazio alla belga Lisbeth Gruwez, cofondatrice del gruppo Voetwolk con We’re pretty fuckin’ far from okay (25 giugno, Tese dei Soppalchi), in prima per l’Italia.
Prova esemplare della danza di Marie Chouinard, dove ogni gesto è un pensiero, è il recentissimo Soft virtuosity, still humid, on the edge (27 giugno, Teatro alle Tese) interpretato dalla sua compagnia, un excursus sulle molte forme del camminare, un viaggio attraverso il palcoscenico e attraverso il mondo.
Considerata una promessa della danza olandese, attiva con Elisa Monte Co., Galili Dance e Charleroi Dance prima di approdare alla coreografia fondando la WArdWaRD nel 2000, Ann Van den Broek presenta The Black Piece (26 giugno, Teatro Piccolo Arsenale).
Fra le figure più originali e che maggiormente stanno catalizzando l’attenzione della stampa internazionale, Dana Michel, afroamericana di Ottawa, Leone d’argento 2017, è per la prima volta a Venezia e alla Biennale Danza con Yellow Towel (27 giugno, Tese dei Soppalchi, 19.30), in prima italiana, in cui la Michel stigmatizza e capovolge gli stereotipi della cultura black.
Le radici meticce di Daina Ashbee (nata nel 1990 da padre nativo americano e madre olandese) si esprimono in prima italiana con Unrelated (29 giugno, Teatro alle Tese) e When the ice melt, will we drink the water? (29 giugno, Tese dei Soppalchi) in prima europea.
Torna Benoît Lachambre con Lifeguarde (30 giugno, Sale d’Armi, 17.30) che debutta in prima italiana per la Biennale, ma anche Xavier Leroy con tre assoli, Self Unfinished, Produit de Circumstances, Sacre du Printemps.
Spazio a Robyn Orlin, artista fra le più controverse e provocatorie con And so you see… our honorable blue sky and ever enduring sun… can only be consumed slice by slice… (1 luglio, Tese dei Soppalchi) presentato in prima italiana.
Conclude l’edizione 2017 della Biennale Danza uno spettacolo ricco di echi: Gustavia (1 luglio, Teatro alle Tese), frutto della complicità tra Mathilde Monnier, capofila della danza francese, e La Ribot.
Torna la Biennale College – Danza che promuove talenti offrendo loro di operare a contatto di maestri per la messa a punto di creazioni. Il 28 giugno al Teatro Piccolo Arsenale (ore 21.30) saranno presentate 3 brevi coreografie originali realizzate dall’italiana Irina Baldini, 29 anni; l’australiana Chloe Chignell, 24 anni; lo spagnolo Joaquín Collado Parreño, 26 anni.
I tre coreografi saranno a Venezia dal 16 maggio al 27 giugno.
Il 26 giugno nelle Sale d’Armi (ore 19.30) debuttano i 15 danzatori selezionati, protagonisti di un estratto sul lavoro su Sider di William Forsythe e una nuova creazione che Benoît Lachambre ha ideato appositamente per Biennale College.
Non mancheranno gli eventi in Campo S. Agnese, proiezioni e incontri.
——-
BIENNALE TEATRO
Il 45. Festival Internazionale del Teatro si svolgerà dal 25 luglio al 12 agosto secondo il programma ideato dal neo direttore Antonio Latella. Al centro la regia, con uno spaccato del panorama europeo attraverso 9 registe donne provenienti da Italia, Germania, Francia, Polonia, Olanda, Estonia, per la maggior parte intorno ai 40 anni, con un percorso artistico consolidato.
Fra i protagonisti, Maja Kleczewska, una delle figure più rilevanti del teatro polacco, con due spettacoli alla Biennale, Filth (26 luglio, Teatro alle Tese) e El Dorado, the Clowns’ Raid of Destruction (27 luglio, Tese dei Soppalchi).
Un percorso in quattro spettacoli è affidato alla francese Nathalie Béasse: Le bruit des arbres qui tombent (28 luglio, Teatro Piccolo Arsenale), Tout semblait immobile (30 luglio, Teatro alle Tese), Roses (29 luglio, Tese dei Soppalchi), Happy Child (31 luglio, Teatro Piccolo Arsenale) sono i titoli in programma.
A Maria Grazia Cipriani viene dedicata una trilogia, con Biancaneve (1 agosto, Tese dei Soppalchi), Pinocchio (1 agosto, Teatro alle Tese), Le mille e una notte (2 e 3 agosto, Teatro Piccolo Arsenale).
Livia Ferracchiati sarà presente con Todi is a small town in the center of Italy , Peter Pan guarda sotto le gonne, Stabat Mater.
Anna Sophie Mahler, nota per la fusione di materiale documentaristico intrecciato a musica e immagine, proporrà Tristan oder Isolde (4 agosto, Teatro alle Tese) e Alla fine del mare (5 agosto, Teatro Piccolo Arsenale). Gli olandesi Suzan Boogaerdt & Bianca Van Der Schoot arrivano alla Biennale con due spettacoli, Bimbo (5 e 6 agosto, Teatro alle Tese) e Hideous Wo(men) (8 agosto, Teatro alle Tese).
Claudia Bauer presenta alla Biennale Und Dann (7 agosto, Tese dei Soppalchi) e Der Menchen Feind (9 agosto, Teatro Piccolo Arsenale), riscrittura del Misantropo molièriano.
Torna la Biennale College – Teatro con You know I’m No Good, famoso singolo di Amy Winhouse, è il titolo della maratona finale in scena l’11 e il 12 agosto che raccoglie in un unico spazio (Sale d’Armi) e senza soluzione di continuità gli esiti dei laboratori di Biennale College – Teatro, tutti ispirati a un tema proposto da Antonio Latella.
Una sezione di Biennale College – Teatro è, inoltre, dedicata esclusivamente alla figura del regista.
——-
BIENNALE MUSICA
In programmazione dal 29 settembre all’8 ottobre, il 61. Festival Internazionale di Musica Contemporanea quest’anno guarda a Oriente. “Il tema dell’Oriente è un importante filo rosso che lega tra loro molti dei concerti del programma – dichiara il Direttore Ivan Fedele. Un filo rosso che si snoda tra i solchi profondi delle pratiche di una tradizione sempre viva che irrora i sentieri della creatività di molti degli autori più rappresentativi di quella ampia regione del continente asiatico che include Cina, Corea e Giappone. Autori che, peraltro, hanno un rapporto di frequentazione se non addirittura di coniugazione con l’Occidente”.
Il Festival si inaugura con il viaggio spirituale di Inori (29 settembre, Teatro alle Tese) di Karlheinz Stockhausen, eseguito dall’Orchestra di Padova e del Veneto sotto la direzione di Marco Angius. Spazio al cinese Guo Wenjing e ai nuovi autori giapponesi, Malika Kishino (1971) e Dai Fujikura (1977), Leone d’argento 2017. Torna Tan Dun che dirigerà Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in Secrets of Wind and Birds, The Tears of Nature e Concerto for Orchestra.
Tonino Battista (1 ottobre, Teatro alle Tese) crea un dialogo fra Unsuk Chin (1961) e Isang Yun
Toshio Hosokawa propone il Takefu Ensemble (7 ottobre, Teatro Piccolo Arsenale). Spazio al percussionista Thierry Miroglio, al giapponese Ichiro Nodaira (1953), i cinesi Shuya Xu (1961) e Zhang Xiaofu (1954) mentre Michele Marco Rossi, Séverine Ballon e Arne Deforce (3 ottobre, Sala delle Colonne) sono i protagonisti di un focus sul violoncello. Si sperimenta l’elettronica con Rebecca Saunders, Chaya Czernowin, Liza Lim, Iannis Xenakis, Sofia Avramidou, Arturo Fuentes, Raphael Cendo, Franck Bedrossian, Richard Barrett, Thierry Blondeau, Gabriele Cosmi, Lucia Ronchetti. Si segnala pa presenza del compositore russo Alexander Chernyshkov (1983), della musica strumentale, elettronica, video, danza e pittura con l’ensemble Hanatsu miroir.
——-
23 Open
Anche quest’anno il Festival abbraccia generi diversi sempre nel segno della sperimentazione e della ricerca: si va dall’elettronica dei Demdike Stare (29 settembre, Teatro alle Tese), ai JoyCut (5 ottobre, Teatro alle Tese) a Musica Nuda (4 ottobre, Sala delle Colonne).
Biennale College – Musica
Alla sua quarta edizione, Biennale College – Musica presenta quest’anno tre atti unici, brevi opere di teatro musicale da camera a micro budget, selezionate tramite bando internazionale presentati in un’unica serata il 6 ottobre al Teatro Piccolo Arsenale.
Tutte le informazioni sulle attività 2017 dei Settori Danza Musica e Teatro sono disponibili sul sito della Biennale di Venezia www.labiennale.org