Se c’è un attore di punta nel panorama cinematografico contemporaneo italiano, quell’attore è certamente Toni Servillo: sarà lui la star quasi assoluta del nuovo appuntamento della rassegna concertistica Specchi nel tempo in programma al Teatro dell’Opera di Roma giovedì 4 maggio (ore 20.30) come voce recitante dell’Egmont di Goethe, per le musiche di scena di Beethoven.
Nove brani e la celebre Ouverture del 1810 per raccontare la storia del conte eroe olandese che sacrificò la propria vita in onore della patria durante la repressione spagnola operata dal duca d’Alba nel 1568. A suggellare l’eroismo e il sacrificio dell’Egmont accanto a Servillo ci sarà il soprano soprano Angela Nisi.
Per l’attore napoletano, classe 1959, fratello di Peppe Servillo degli Avion Travel, attore-regista di teatro (impossibile non ricordare la mirabile riduzione della Trilogia della villeggiatura di Goldoni, un piccolo capolavoro o Le voci di dentro di Eduardo del 2013), attore feticcio di Paolo Sorrentino per L’uomo in più, Le conseguenze dell’amore, il grande successo è arrivato con il ruolo di Jep Gambardella, disilluso e cinico scrittore in La grande bellezza, Premio Oscar come miglior film straniero nel 2013 e versione contemporanea della dolce vita romana secondo Sorrentino.
Ma Servillo non è certo estraneo alla musica e all’opera. Ha debuttato come regista teatro musicale, con La cosa rara di Martin y Soler, ma ha diretto anche Le nozze di Figaro di Mozart, Arianna e Naxos di Strauss, Fidelio di Beethoven, L’Italiana in Algeri di Rossini.
Dopo l’introduzione del filosofo e musicologo Stefano Catucci, la prima parte offrirà al pubblico l’ascolto nel Concerto n.1 per violino e orchestra di Prokof’ev (del 1923) che vedrà Vincenzo Bolognese, primo violino di spalla della Fondazione capitolina, qui in veste di violino solista con un “Mattia Albani” della fine del Seicento. Il tutto nell’inedita collocazione del palco collocato per l’occasione al centro della platea per un inedito effetto visivo e acustico che caratterizza i concerti della rassegna curata dal Maestro Giorgio Battistelli che racconta l’idea della trasmissione del sapere musicale attraverso un percorso cronologico diverso.
L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, impegnata in questi giorni con l’Andrea Chénier di Giordano, sarà diretta per l’occasione dal Maestro Daniel Smith, giovane direttore d’orchestra australiano che si è fatto notare già al MiTo, al Rossini Opera Festival di Pesaro, al Teatro Mariinsky e che sta diventando uno dei direttori più quotati della scena internazionale dopo aver lavorato anche come direttore assistente al Teatro dell’Opera di Roma con Il barbiere di Siviglia, Così fan tutte, Der Rosenkavalier, La fanciulla del West (con Giancarlo del Monaco), La traviata e Tosca (con Franco Zeffirelli) e Wozzeck.
Ultimo appuntamento con la stagione sinfonica di Specchi nel tempo che si chiude giovedì 1 giugno: Mozart / Ravel / Widmann, direttore il Maestro Peter Rundel, clarinetto Jörg Widmann. Prezzi competivi per il concerto con il posto unico a 20 euro e per i giovani 10 euro. Info su operaroma.it