Pianoforte Pietro Cavedon – Vittorio Rabagliati
Direttore Maria Teresa Tramontin
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Per il quarto anno consecutivo, il coro degli allievi dei corsi di canto per “stonati”, organizzati da laVerdi, si esibirà davanti al pubblico dell’Auditorium di Milano: appuntamento sabato 17 giugno (ore 20.00). In realtà, saranno quattro i cori che saliranno sul palco di largo Mahler, sotto la guida e la direzione di Maria Teresa Tramontin, docente dei corsi, accompagnati dai pianoforti di Pietro Cavedon e di Vittorio Rabagliati: quattro cori diversi, “costruiti” sulla base dell’anzianità di frequenza e delle capacità tecniche acquisite nel tempo; quattro cori che tuttavia si riuniranno in un unico, solo, grande gruppo formato da circa 250 voci, alla fine del concerto, per eseguire tutti insieme L’Inno alla Gioia di Beethoven e Rawhide dei Blues Brothers.
Numerosissimi i brani eseguiti durante una performance che sarà innanzitutto una festa, con grandi classici della lirica affiancati a brani pop, spiritual e jazz, passando per il musical e la canzone popolare. Così ascolteremo, tra gli altri il Dies Irae dal Requiem di Mozart, Si Ridesti il Leon di Castiglia dall’Ernani di Verdi, il Can-Can di Offenbach, ma anche brani popolari quali ‘O Sole Mio, Yesterday dei Beatles, The Lion Sleeps Tonight dalla colonna sonora de Il Re Leone, e tanti altri brani che il pubblico potrà cantare insieme agli “stonati”, grazie alla proiezione dei testi sugli schermi in sala.
Prima dell’esecuzione, il direttore introdurrà i singoli pezzi e spiegherà il motivo per cui sono stati insegnati: ogni brano infatti ha uno scopo didattico ed è stato scelto specificamente con quella finalità.
“Chi l’avrebbe mai detto? – commenta Maria Teresa Tramontin, direttore e docente dei corsi -. Ricordo che quando Luigi Corbani, allora direttore generale de laVerdi, mi propose di tenere dei corsi di canto per stonati, al momento rimasi senza parole perché, in effetti, non sapevo proprio che cosa rispondergli…E chi l’avrebbe saputo? Ora invece siamo qui, da 50 del primo anno ai 240 oggi (ma quanti potrebbero diventare?!?), pronti a divertirci e far divertire chi verrà ad ascoltarci al concerto del 17 giugno. Se di concerto si può parlare. Diciamo piuttosto che si tratta del nostro saluto al pubblico, facendo conoscere parte del lavoro che svolgiamo durante l’anno. Ogni corso ha un proprio repertorio con difficoltà adeguate e non mancano tuttavia momenti di incontro comuni. Quest’anno i media di tutto il mondo si sono scatenati con interviste, riprese e documentari sul lavoro che laVerdi fa per avvicinare al canto anche le persone meno dotate e, sinceramente, non ci aspettavamo una pubblicità di tale portata, anche se chiaramente ci ha fatto piacere: quasi quasi temiamo di diventare… intonati!
“Lavorare con queste persone mi riempie sempre di gioia e, pur essendo un percorso non certo facile da seguire nè per chi insegna nè per chi partecipa, l’emozione che vedo crescere dentro i singoli corsi e, soprattutto, la gioia nel raggiungimento di risultati che inizialmente i singoli coristi non potevano prevedere, ma che alla fine diventano tangibili, è per me il più grande dono che mi possano fare. “Il concerto è fatto dal Coro degli Stonati: non importa se qualche cosa non sarà perfetta, se i coristi saranno a tratti un po’ calanti o crescenti: ciò che importa è che il loro modo di vivere la Musica va oltre la musica stessa”.
(Biglietti: euro 5,00 posto unico; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 14.30/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
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Corso di canto per “stonati”: una storia
Il Corso di Canto per “Stonati” è nato nell’ottobre 2011 da un’idea di Luigi Corbani. L’allora direttore generale e fondatore della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, poco tempo prima aveva avuto l’intuizione di realizzare un coro con i detenuti tossicodipendenti di San Vittore, grazie alle competenze musicali, direttoriali e musicoterapeutiche del Maestro di Coro Maria Teresa Tramontin, mezzo-soprano del Coro Sinfonico de laVerdi, oltre che direttore del Coro di Voci Bianche.
L’idea di base, dalla quale è partito tutto, è che non esistono “stonati”, ma solo persone che credono di esserlo e dunque inibiscono la propria voce.
Al Maestro Tramontin venne affidata la direzione di questo esperimento, e Gianpaolo Scardamaglia, musicologo della Fondazione nel settore Educational, venne incaricato di “scovare” gli stonati (o presunti tali) e convincerli a cimentarsi in qualcosa che non avevano mai fatto prima: cantare in coro. I primi “stonati-coraggiosi” a farsi avanti furono soprattutto persone già legata alla Verdi: soci, abbonati, pubblico affezionato di tutte le età, incuriositi dalla nuova inziativa proposta dalla Verdi: si raggiunse velocemente la quota di 65 partecipanti, così il corso iniziò nell’ottobre 2011.
In cosa consistevano (e consistono tutt’ora) le circa 30 lezioni di un’ora e mezza ciascuna?
Innanzitutto l’obiettivo: acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità vocali e fiducia in se stessi, con il piacere di fare musica insieme divertendosi e imparando contemporaneamente. Le lezioni riguardavano la postura, la respirazione, l’emissione del fiato e del suono, l’utilizzo delle vocali e delle consonanti, il controllo del diaframma con vocalizzi e semplici canti monodici e polifonici di piacevole esecuzione.
A fine corso, nel giugno 2012, gli “stonati” erano completamente elettrizzati dall’esperienza vissuta, ma soprattutto soddisfatti per i miglioramenti della propria voce, con la quale riuscivano ora ad intonare brani anche un minimo complessi. La maggior parte di loro chiese quindi di prenotare un posto assicurato nell’edizione seguente del corso, iniziando a formare quello “zoccolo duro” di “stonati” che ancora oggi, dopo 7 anni dall’inizio dell’esperimento, costituisce la “classe dei veterani”, gli stonati che cantano insieme da 7 anni, riuscendo a cimentarsi anche in brani di non semplice esecuzione (dal Va Pensiero di Verdi, al Coro a bocca chiusa di Puccini, dai Carmina Burana di Orf al Requiem di Mozart, per fare qualche esempio).
Da lì in poi iniziò un passaparola che andò via via rafforzandosi e che portò di anno in anno un incremento degli iscritti, tanto che da un’iniziale sola classe bisognò passare prima a due, fino alle attuali quattro classi di “stonati”, per un totale di circa 240 iscritti in quest’ultima edizione del corso.
Un incremento così massiccio di partecipazione è dovuto anche all’idea di offrire alla cittadinanza una sorta di “saggio di fine anno”: un vero e proprio concerto sul palco prestigioso dell’Auditorium di Milano, che ha visto negli anni un incremento sempre maggiore di pubblico e curiosi, fino ad arrivare all’esibizione di giugno 2016, che ha decretato il sold out.
Nel frattempo la stampa ha iniziato ad interessarsi al progetto – in effetti più unico che raro – e sono stati pubblicati diversi servizi per i maggiori quotidiani e settimanali nazionali, fino alla più prestigiosa stampa internazionale (un esempio tra tutti: The New York Times), oltre a servizi televisivi, radiofonici, on line…
Al momento, le richieste di partecipazione al corso sono così tante che bisognerà capire come far fronte alla domanda, cercando di moltiplicare le classi e offrendo la possibilità di partecipare al corso in diverse fasce orarie e in diversi giorni della settimana. Il clima si fa caldo, ed evidentemente, la voglia di cantare e mettersi in gioco, in città, è alta!
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Informazioni sui corsi di canto per stonati
I corsi si svolgono da ottobre a giugno al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1, con un appuntamento settimanale per ciascuna classe di 75 minuti circa. Per informazioni, contattare Gianpaolo Scardamaglia, gianpaolo.scardamaglia@laverdi.org, tel. 02.83389236.
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Biografie
Maria Teresa Tramontin, Direttore. È mezzosoprano del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi da oltre 15 anni, sotto la guida del Maestro Romano Gandolfi fino alla sua scomparsa.
E’ stata diretta da grandi maestri quali Chailly, Ceccato, Caetani, Flor, Barshai, Jurowski, Slatkin, Fedoseyev, Morricone, Veronesi, King, Abbado, Sir Marriner, Zhang, Rilling, Axelrod, Marshall, Jais, Grazioli. Ha collaborato con numerose orchestre tra cui Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra Sinfonica di Lecco, Orchestra Toscanini e del Teatro Coccia di Novara; inoltre ha inciso cd con Placido Domingo, Andrea Bocelli, Juan Diego Florez, Lucia Aliberti e altri ancora.
Ha intrapreso il percorso musicale dapprima studiando pianoforte, teoria e solfeggio e successivamente canto lirico e vocalità con Angelo Conti, Sonia Sigurtà e Claudia D’Antoni. In qualità di corista e solista, fin dall’età di 14 anni ha un repertorio che spazia dalla musica rinascimentale a quella contemporanea, con una particolare predilezione per il periodo cinque-seicentesco.
Si è specializzata con lode in Musicoterapia presso la Scuola di Artiterapie di Lecco.
Ha insegnato musica in qualità di esperto nelle scuole per oltre 16 anni tenendo anche corsi di preparazione all’educazione musicale al corpo insegnante; educa al canto e alla vocalità numerosi cori; ha diretto per dieci anni il Coro dei detenuti del Reparto dei tossicodipendenti “La nave” nel carcere di San Vittore di Milano, che si esibisce in numerosi concerti.
Tiene il corso di Canto per Stonati da cinque anni, attività promossa da laVerdi per dare la possibilità anche a chi è meno “dotato” vocalmente di avvicinarsi al mondo del canto in modo sereno e privo di giudizi.
Dal 2008 è Maestro del Coro delle Voci bianche de laVerdi.
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Pietro Cavedon, pianoforte. Ha studiato pianoforte presso la Civica Scuola di Musica di Milano, sotto la guida del M.° Andrea Di Renzo e del M.° Maurizio Carnelli.
Ha frequentato i corsi di perfezionamento tenuti da Vitaly Margulis, Alfons Kontarski, Aldo Ciccolini. Ha seguito i corsi di Musica da camera del M.° Rocco Filippini e del M.° Franco Rossi, e i corsi di prassi esecutiva di musica moderna e contemporanea del M.° Renato Rivolta.
Grazie all’ incontro con il M.° Ettore Borri, presso il Conservatorio di Novara, nel 2006 inizia a studiare e approfondire un repertorio poco noto al grande pubblico di musiche pianistiche e cameristiche di compositori italiani del primo ‘900, concentrandosi sulla figura di Felice Lattuada.
Ha preso parte a numerose stagioni e rassegne musicali in Italia e all’estero (MiTo Settembre musica, Società dei Concerti di Milano, laVerdi di Milano, Società Umanitaria di Milano, Milano Classica, Teatro Coccia di Novara, Teatro Donizetti di Bergamo in diretta radiofonica per Rai Radiotre nella trasmissione “Piazza Verdi”, cui si aggiungono Lucerna, Wurzburg.
Lavora in qualità di maestro collaboratore al pianoforte presso la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. È insegnante di musica di scuola secondaria.
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Vittorio Rabagliati pianoforte Diplomato in pianoforte e in clavicembalo al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e al Conservatorio di Losanna (Svizzera).
Ha suonato in tutta Europa, Medio Oriente e Giappone per le principali stagioni musicali sinfoniche con importanti solisti e direttori come Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Rudolf Barshai, Romano Gandolfi, Yutaka Sado, Placido Domingo, Francois-‐Joel Thiollier, J.-‐Ives Thibaudet, L. Berio, V. Jurovsky, K. Petrenko, D. Gatti, G. Noseda.
In Italia collabora con numerose Istituzioni - l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Le Fondazioni del Teatro la Fenice di Venezia, del Teatro Comunale di Bologna, I Pomeriggi musicali di Milano -‐ con cui ha partecipato a importanti manifestazioni in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia, Mito-‐Settembre musica, il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Festival di Besançon in Francia.
In qualità di clavicembalista è stato più volte invitato al Festival Internazionale Settimane Musicali di Stresa, dove ha eseguito l’integrale delle opere di Mozart.
Ha partecipato a numerose registrazioni discografiche, radiofoniche e televisive ed è collaboratore pianistico a numerosi corsi di alto perfezionamento tra cui quello tenuto da A. Sorokov, Konzertmeister dei Wiener Symphoniker di Vienna.
Svolge inoltre attività di pubblicista in Italia e all’Estero su argomenti musicali. Insegna Pianoforte al Conservatorio Statale “G. Nicolini” di Piacenza.