Stagione Sinfonica 2011-2012
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Kurt Weill
Kleine Dreigroschenmusik
(La piccola opera da tre soldi), suite
Dmitrij Šostakovič
Suite for Variety Orchestra
(Jazz suite n. 2)
Leonard Bernstein
Fancy Free, suite
Duke Ellington
Night Creature
Direttore Giuseppe Grazioli
America e Russia o, meglio, Stati Uniti e Unione Sovietica. Con l’aggiunta della Germania tra le due guerre del ‘900. Cosa hanno a che fare mondi così diversi, se non antitetici? Può esistere una specie di filo rosso, una sorta di denominatore comune che in qualche modo ha potuto avvicinare, in un passato tutto sommato ancora vicino a noi, queste realtà storiche, politiche e sociali così lontane e – almeno apparentemente – inconciliabili?
Ancora una volta, il valore universale della musica ci soccorre, aiutandoci a dare una risposta affermativa a una serie di quesiti altrimenti destinati all’oblio. La dimostrazione? Tangibile, appassionante, coinvolgente e sorprendente. Ve la offrirà il sesto appuntamento con la Stagione Sinfonica 2011-2012 de laVerdi.
Giovedì 27, venerdì 28 e domenica 30 ottobre, all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo di largo Mahler, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Giuseppe Grazioli, proporrà al suo pubblico un concerto originale nei contenuti quanto ambizioso nell’idea di fondo che lo ispira. Filo conduttore, il jazz degli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale, declinato da quattro autori espressione di culture musicali profondamente differenti.
Sul podio dell’Auditorium, una “bacchetta” di casa a laVerdi. Giuseppe Grazioli, infatti, è stato protagonista acclamatissimo, la scorsa stagione, del Ciclo Rota, che ha consentito a un pubblico numerosissimo di accostarsi alle pagine musicali del grande compositore milanese Nino Rota, in occasione del centenario delle nascita. Grazioli, inoltre, è il curatore dei cicli musicali de laVerdi della domenica mattina, e ha al suo attivo la collaborazione continua e continuativa – sempre con l’Orchestra Verdi – con la Yale University di New Haven (Connecticut), uno dei più prestigiosi atenei degli Stati Uniti; collaborazione nutrita dall’esecuzione del grande repertorio americano del musical, oltre all’opera e all’operetta