Giovedì 8 Giugno, Teatro alla Scala
J. Brahms | Concerto in re maggiore, op.77
J. Brahms | Sinfonia n.4 in mi minore, op.98
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violino | Anne-Sophie Mutter
direttore | Riccardo Chailly
Orchestra Filarmonica della Scala
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Continua il processo di crescita e rivoluzione degli appuntamenti sinfonici, processo fortemente voluto dal sovraintendente Pereira e dal direttore musicale Chailly, per tornare ad essere un riferimento internazionale.
L’equazione è semplice. Grandi nomi per grandi repertori.
Così non stupisce che, all’elenco di musicisti che si sono susseguiti quest’anno, (Brunello, Bell, Pollini solo per citare gli ultimi tre) si sia aggiunta anche Anne-Sophie Mutter, solitamente restia ai concerti in terra italiana (si pensi che l’ultima presenza a Milano è di 13 anni fa).
I commenti alle esecuzioni di solisti di tale levatura sono generalmente facili. O si è sfortunati e si incorre in quelle rare esecuzioni pessime (anche i migliori sbagliano) o l’analisi è presto scritta, con innumerevoli aggettivi positivi e celebrativi a commentare la prova.
Stante la squisita esecuzione e l’assoluta partecipazione della violinista al respiro orchestrale, anche nei suoi momenti di pausa, così come la limpidezza del suono nelle cadenze, quello che più rimane della serata è l’infinita classe ed eleganza di una donna che proprio in questo anno festeggia i 40 anni di carriera.
Dopo la tradizionale pausa, Brahms ancora protagonista con la Quarta sinfonia.
Esecuzione di buon impatto, ma leggermente opaca, sporcata da certi errori che non si sentivano da parecchi mesi in stagione, come i volumi sonori diversi fra archi e fiati e gli ingressi insicuri degli ottoni.
Risultato sorprendente, in negativo, data la grande esperienza di Chailly su questo repertorio con due grandi orchestre di repertorio come il Concertgebouw di Amsterdam e il Gewandhaus di Lipsia.
Una serata storta o l’impegno sonoro del primo tempo come causa del calo di attenzioni?
Di certo, per la Filarmonica, queste ultime settimane, sono state fra le più impegnative della stagione, dalla trasferta a Taormina, per il G7, con relativa tournée a fine maggio, fino alla preparazione per il concerto per la cittadinanza, in piazza Duomo, l’11 Giugno.
La Stagione Sinfonica del Teatro si concluderà con il ritorno di Bernard Haitink con la Missa solemnis in re maggiore op. 123 di Beethoven, solisti Camilla Tilling, Gerhild Romberger, Peter Sonn e Hanno Müller-Brachmann, il 24, 25 e 26 giugno.