Il Presidente del Teatro Stabile del Veneto, Angelo Tabaro e il Direttore, Massimo Ongaro, hanno presentato oggi al Teatro Goldoni di Venezia il programma delle Stagioni 2017-2018 del Teatro veneziano e del Teatro Verdi di Padova.
“Con la Stagione 2017/2018 – ha ricordato il Presidente Tabaro – si conclude per il Teatro Stabile del Veneto il primo triennio da Teatro Nazionale, il prestigioso riconoscimento ottenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e si volge lo sguardo verso il secondo, con nuove entusiasmanti sfide da affrontare e forti degli ottimi risultati fin qui ottenuti, basti pensare all’aumento del numero di spettatori (+18% nel 2015/2016 e + 9% nel 2016/2017) o degli incassi registrati (+19% nel 2015/2016 e + 11% nel 2016/2017)”.
“Un programma indubbiamente completo ed articolato – ha commentato Massimo Ongaro, introducendo il cartellone – composto da 50 titoli per più di 150 serate. Ben 27 sono gli spettacoli teatrali in abbonamento, con artisti amati dal grande pubblico come Toni Servillo, Raoul Bova, Claudia Cardinale, Marco Paolini, Ale e Franz, registi geniali e innovativi come Peter Stein, Leo Muscato e Arturo Cirillo. Protagonisti di allestimenti originali, che danno nuove chiavi di lettura a classici senza tempo come Goldoni, Pirandello e Shakespeare, ma anche autori europei del passato, come Schiller e Dürrenmatt, o del presente, come Umberto Eco e Cristina Comencini.
Sono 8 le proposte selezionate per la terza edizione della rassegna di danza Evoluzioni, che in soli due anni ha visto più che raddoppiato il pubblico di appassionati. Da segnalare poi il ritorno a Padova della rassegna Divertiamoci a teatro e a Venezia gli Eventi speciali nazionali ed internazionali, tra i quali spicca il nome di Slava, il più grande clown vivente, e per la danza quello del Ballet Preljocaj e della regina del flamenco Pastora Galvan.
Centrali come al solito le produzioni del Teatro Stabile del Veneto, che quest’anno comprendono ben 6 titoli, di cui 4 in coproduzione con prestigiosi partner italiani pubblici e privati. Prosegue l’indagine già avviata nelle precedenti stagioni su due filoni principali: Ispirazioni Classiche e Parole Contemporanee.
Al primo filone appartiene “Le baruffe chiozzotte”, capolavoro goldoniano diretto da Paolo Valerio. Uno spettacolo che debutterà al Teatro Romano di Verona dal 19 al 22 luglio nell’ambito del festival Shakespeariano e sarà in cartellone sia a Padova che a Venezia. Dopo il debutto estivo tornerà a Venezia, in occasione del Carnevale, “Arlecchino furioso”, travolgente spettacolo di commedia dell’arte diretto da Marco Zoppello. Altra novità, un testo shakespeariano non molto rappresentato come “I due gentiluomini di Verona” diretto da Giorgio Sangati, in coproduzione con il Centro Teatrale Bresciano. Sguardo sui talenti emergenti della Regione, condividendo con loro progetti di co-produzione: è il caso di Stivalaccio Teatro con “Il malato immaginario” realizzato in chiave di commedia dell’arte che, dopo il debutto ad ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza, sarà presentato al Teatro Goldoni di Venezia.
Sul versante degli autori contemporanei, lo Stabile ha scelto di partecipare a importanti produzioni firmate da due eminenti personalità legate alla letteratura e al cinema: assieme ai Teatri Stabili di Torino e di Genova, la versione teatrale de “Il nome della rosa” di Umberto Eco, adattato per la scena da Stefano Massini con la regia di Leo Muscato. Novità assoluta è “Tempi nuovi”, scritto e diretto da Cristina Comencini; una travolgente commedia, coprodotta con la Compagnia Enfi Teatro, protagonisti Ennio Fantastichini e Iaia Forte.
Oltre ai titoli prodotti dallo Stabile, sono ospiti dei cartelloni di Padova e Venezia grandi registi, autori di alto livello culturale e interpreti popolari. Al Verdi di Padova c’è un altro Shakespeare da riscoprire, grazie al Teatro Metastasio di Prato e alla mano sicura di uno dei più eminenti registi europei viventi: Peter Stein che presenta un sorprendente “Riccardo II” con Maddalena Crippa nel ruolo del Re protagonista. Tra i classici, il ritorno di Pirandello nei 150 anni dalla nascita, con “Questa sera si recita a soggetto”, diretto da Marco Bernardi. Ma ci sarà spazio anche per due grandi autori che non frequentano spesso i palcoscenici dei teatri italiani come Friedrich Schiller con “Intrigo e amore” diretto da Marco Sciaccaluga e “Lunga giornata verso la notte” di Eugene O’Neill diretto da Arturo Cirillo.
Sul versante più popolare si segnalano quattro beniamini come Raoul Bova, Vincenzo Salemme e Ale e Franz alle prese con testi che raccontano la nostra epoca tra rapporti irrisolti, famiglie allo sbando e miti da celebrare: “Due”, “Una festa esagerata” e “Nel nostro piccolo”, omaggio a due artisti indimenticabili come Gaber e Iannacci.
Tra gli artisti che hanno rinnovato maggiormente la scena contemporanea figurano di certo i nomi di Marco Paolini e Pippo Delbono. Il primo sarà in cartellone con “Le avventure di Numero Primo”, il secondo con “Vangelo”.
In esclusiva per il Triveneto è l’appuntamento che congiunge le due stagioni di Padova e Venezia, con la presenza del più grande attore italiano di questi anni: Toni Servillo sarà in scena per due settimane al Teatro Goldoni di Venezia con “Elvira (Elvire Jouvet 40)” di Brigitte Jacques. Una produzione del Piccolo Teatro di Milano e di Teatri Uniti. Un’altra icona dello spettacolo italiano, Claudia Cardinale, sarà in laguna con un classico della commedia come “La strana coppia” di Neil Simon.
Non mancheranno altri beniamini del nostro pubblico come Carlo e Giorgio in “Temporary show. Lo spettacolo più breve del mondo” e Natalino Balasso affiancato da Marta Dalla Via in “Delusionist”.
Tra i titoli classici, un confronto novecentesco tra Italia e Svizzera. Da un lato “Il Berretto a Sonagli” di Pirandello con Sebastiano Lo Monaco, dall’altro “Play Strindberg” di Friedrich Dürrenmatt interpretato da Maria Paiato e Franco Castellano.
Come già accennato, la Stagione 2017/2018 del Teatro Stabile del Veneto non si limita al tradizionale cartellone di prosa: l’indagine tra i territori delle arti sceniche comprende anche la danza, con la terza edizione della rassegna Evoluzioni. Ospiti a Padova tre realtà italiane di punta come il Balletto di Roma, MM Contemporary Dance Company e Junior Balletto di Toscana che propongono tre originali riletture in chiave contemporanea di grandi classici del balletto come: “Lo Schiaccianoci”, “Le Silfidi/Pulcinella” e “La bella addormentata”. Completa il programma una presenza internazionale come quella di Roberto Herrera, tra i massimi interpreti del tango, protagonista di “El Tango”.
Presenze internazionali di primo piano anche a Venezia con un maestro come Angelin Preljočaj che, con la sua straordinaria compagnia, propone un dittico composto da “Un trait d’union” e una sua nuova creazione che debutterà nell’ottobre 2017. A Venezia un mito del flamenco come Pastora Galvan, con “Pastora Baila” Completano il programma di Venezia un’altra riscrittura classica della MM Contemporary Dance Company: “Sagra/Bolero” e il nuovo spettacolo di Naturalis Labor intitolato “Abrazame/Piazzolla Tango”.
Dopo lo straordinario successo dello scorso anno torna a Padova anche per la Stagione 2017/2018 l’intrattenimento di qualità con Divertiamoci a teatro che vede protagonisti comici amatissimi come Teresa Mannino, Natalino Balasso e Carlo e Giorgio, innovatori della risata come Antonio Rezza e un autentico mito dello spettacolo nazionale come Sandra Milo, protagonista di una travolgente commedia degli equivoci.
Originali e innovativi anche gli Eventi Speciali promossi per questa stagione dello Stabile a Venezia, tra cui lo straordinario ritorno di Slava, il più grande clown vivente, con il suo magico spettacolo “Slava’s Snowshow”. Spazio anche al gospel con tre appuntamenti: il concerto di Natale “Christmas is…” della Big Vocal Orchestra, a San Valentino “Love Songs” dei Joy Singers e per San Marco “Free” della giovane formazione Vocal Skyline. Si rivolge invece ad un pubblico giovane l’appuntamento speciale con Rugagiuffa in una serata evento che porta in teatro la seguitissima omonima web serie.
Immancabile, infine, al Goldoni l’appuntamento internazionale con le “Danze tradizionali” della Scuola Yamamura di Osaka.
“Proposte diverse – ha concluso la sua illustrazione Massimo Ongaro – che vanno a definire l’identità di un unico grande Teatro Nazionale, in dialogo con il pubblico e con il territorio, ma anche aperto a importanti relazioni nazionali ed internazionali. Un teatro che guarda al valore della proposta culturale, ma che cerca anche di intercettare gusti e tendenze, che sa coltivare i migliori talenti di una regione sempre più propositiva e che al contempo collabora con artisti consolidati di altissimo livello.”