Molto successo ha ottenuto anche quest’anno la tournée in regione di OperaCamion, l’iniziativa del Teatro dell’Opera di Roma che ha portato il Don Giovanni di Mozart in quattro piazze del Lazio (ad Amatrice, Alatri, Frascati e Leonessa) grazie al sostegno della Regione Lazio.
Questo nuovo modo di avvicinare il pubblico all’opera ha riscosso una grande eco, oltre che sui media italiani, anche sulla stampa internazionale: lo dimostrano gli articoli di “El País” (2 luglio), dell’ “Economist” (4 luglio) ripreso anche sul numero 1213 di “Internazionale”, e del “New York Times” del 5 luglio (il giorno successivo anche sull’edizione internazionale).
I quattro spettacoli in regione hanno avuto un particolare rilievo, in specie i due andati in scena in due località duramente colpite dal terremoto dello scorso anno e che hanno offerto agli abitanti dei due centri l’occasione di una serata più serena.
Dovunque, e in particolare ad Amatrice e a Leonessa, gli spettatori hanno accolto con molto favore lo spettacolo affidato a un cast di giovani interpreti, con la partecipazione della Youth Orchestra del Teatro diretta da Carlo Donadio e Roberto De Maio e con la messa in scena arricchita da video, scene e costumi di Gianluigi Toccafondo e la regia e l’ideazione di Fabio Cherstich.
«Una grande emozione, – ha dichiarato Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio – Mozart fra le macerie ad Amatrice, lì dove la natura ha colpito duro, la cultura che medica, che consola, che aiuta. Mozart ad Alatri, con centinaia di persone, sorprese, entusiaste. Mozart a Leonessa, di nuovo sul cratere del terremoto e infine a Frascati, applauditissimo. Portare l’opera dove c’è fame d’arte e di emozioni da consumare tutti insieme, come una volta, riportare l’opera alla sua storia di spettacolo popolare, è una grande idea, ed è un’idea giusta. La nostra politica culturale si sintetizza in una frase: lavorare perché tutti, non importa nati come o dove, possano accedere al piacere dell’arte, della bellezza, della cultura. L’“opera camion” è il simbolo di questa piccola grande battaglia».