La Nona di Beethoven è una di quelle cose di fronte alle quali si può solo rimanere abbagliati, estasiati, inebetiti da tanta magnificenza. Un’esperienza che nella vita tutti dovrebbero provare almeno una volta (per poi trovarsi sicuramente a volerla ripetere).
Un’opera che senza alcun dubbio si annovera tra le meraviglie non solo della musica, ma dell’umano genio, come le piramidi o il Colosseo: un monumento immortale costruito con note potenti, immortali come pietre nel loro incastro perfetto.
Questa esecuzione dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, diretti dal maestro Claus Peter Flor, ha concluso la stagione estiva 2017, che ha visto l’esecuzione di tutte le sinfonie di Beethoven.
Con luci e ombre – diverse da quelle musicali immaginate da Beethoven – ma un risultato tutto sommato buono, anche se non privo di imperfezioni che non ci si aspetterebbe: la potremmo definire un’esecuzione buona, ma non memorabile.
Il tono muscolare della bacchetta di Flor si addice allo spartito, soprattutto nel quarto movimento, mentre nel terzo appare leggermente eccessiva e nel primo ci restituisce un ‘allegro ma non troppo’ non perfettamente equilibrato nelle sezioni. L’orchestra ha avuto qualche difficoltà nel primo movimento, ma per il resto si è dimostrata all’altezza del nome e dello spartito.
Ci sembrata molto interessante l’idea di proiettare il testo del quarto movimento su degli schermi, in tedesco e in italiano, come si fa all’opera, per far comprendere a tutti il significato profondo di quello che è stato, in un certo senso, l’addio sinfonico di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
All’interno di un Auditorium sold-out, il pubblico si spella le mani dopo un momento di silenzio che ha seguito l’ultima nota, invocando un bis che però il maestro non concede.
La stagione sinfonica de La Verdi riprenderà a settembre con diversi appuntamenti in calendario: Patrick Fournillier sarà sul podio de La Scala il 10 settembre, e poi ancora all’Auditorium di largo Mahler con due appuntamenti che prevedono musiche di Mozart e Colasanti (21, 22, 24 Settembre) e di Bizet, Gounod, Massenet e Halevy (29 Settembre – 1 Ottobre).
Tornerà poi sul podio John Axelrod e tanti altri nomi importanti, per una stagione che si preannuncia variegata quanto interessante. Il programma completo è disponibile a questo link.
Segnaliamo anche la stagione estiva “C’era molte volte il Jazz”, che vede ancora diversi appuntamenti in calendario fino al 10 Agosto e la serie di eventi “Danza i passi della musica”, fino al 20 Agosto. Tutte le info sono disponibili sul sito de La Verdi.