Una rarità tecnologica come il Fra Diavolo di Auber con le scenografie stampate in 3D e la storica Tosca di Puccini nell’allestimento del Novecento si alternano in questi giorni sul palco del Teatro dell’Opera di Roma.
Sul palco del Costanzi, ma solo per 5 repliche, la Tosca di Puccini nella ripresa filologica dell’allestimento originale di inizio secolo che aveva debuttato il 14 gennaio 1900 così come l’ha vista lo stesso Puccini.
Una versione che si inserisce nel progetto di rievocazione sulla memoria storica del Teatro romano inaugurato nel 2015 e che si fregia delle bellissime scene e dei costumi di Adolf Hohenstein con la ricostruzione dei bozzetti originali dei tre luoghi simbolo di Roma, Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese, Castel Sant’Angelo sono affidata a Carlo Savi e i costumi ad Anna Biagiotti.
La regia di Alessandro Talevi, ripresa da Arianna Salzano, aiuto regista del Teatro dell’Opera di Roma, ha la peculiarità di intervenire pochissimo nella drammaturgia, ma di basarsi sulle molteplici e dettagliatissime didascalie di Puccini che aveva già di fatto immaginato una regia a sostenere la musica.
Alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, il Maestro Jordi Bernàcer che in estate alle Terme di Caracalla aveva diretto alcune recite della Carmen della Carrasco e che si alternerà il 24 ottobre con il Maestro Carlo Donadio.
A impreziosire questa Tosca “filologica” (che tornerà anche nella stagione del 2017/2018), la presenza di Luca Salsi, il baritono italiano stimatissimo da Riccardo Muti, e presenza consolidata all’Opera, che festeggerà i suoi primi venti anni di carriera debuttando nel ruolo del cattivissimo Scarpia.
Ma la realtà e la finzione si mescolano in modo inaspettato: Salsi-Scarpia condividerà il palco con Tosca che sarà interpretata da Virginia Tola, sua consorte nella vita reale, ma sulla scena legata al capo della polizia romana in un triangolo mortale.
Torna in scena anche la coppia vista nella Tosca di Pizzi rivista questa estate alle Terme di Caracalla con Giorgio Berrugi che interpreta il pittore Mario Cavaradossi accanto alla Tola (già Tosca anche nella versione storica nel 2015) che si alterna a Svetlana Kasyan in scena il 20 e il 24 ottobre, mentre nelle recite del 20, 22 e 24 ottobre, Gevorg Hakobyan darà il volto e la voce a Scarpia.
Nicola Pamio è Spoletta, Domenico Colaianni è il sagrestano, Luciano Leoni è Angelotti. Roberto Gabbiani dirige il Coro dell’Opera di Roma, ma l’allestimento vede anche la partecipazione della Scuola di Canto Corale dell’Opera di Roma.
Dopo la prima di sabato 14 ottobre (ore 20), Tosca viene replicata anche nelle date di mercoledì 18 (ore 20), venerdì 20 (ore 20), domenica 22 (ore 16.30) e martedì 24 (ore 20). Ma è un finale di stagione ricchissimo di appuntamenti al Costanzi dove si alterna la rarità del delizioso Fra Diavolo di Auber con la regia di Giorgio Barberio Corsetti (in scena fino al 21 ottobre), la ripresa della Tosca del Novecento, acclamato allestimento del 2015 e la ripresa della sfarzosa Traviata di Valentino – Coppola, straordinario successo del teatro capitolino che torna dal 29 ottobre al 4 novembre. Info su operaroma.it.