Nuovo Teatro Verdi – Montecatini Terme (PT)

Viale Giuseppe Verdi, 45
Montecatini Terme (PT)
Tel.: 0572 78903
Mail: info@teatroverdimontecatini.it

Sito ufficiale: www.teatroverdimontecatini.it

 

Cartellone: www.teatroverdimontecatini.it/cartellone/

 

Biglietteria: www.teatrodimontecatini.it/biglietteria/

 

Il Teatro Verdi si trova al centro di Montecatini Terme, proprio adiacente alla pineta e agli stabilimenti termali.

La sua storia risale al Febbraio del 1930, quando la Società Esercizi Teatrali presentava al Podestà di Montecatini il progetto per la costruzione del Teatro Giardino le Terme sull’area del Parco dei Divertimenti di proprietà della Società delle Nuove Terme.

Autore del progetto era l’architetto Lodovico Fortini che concepì il teatro all’aperto, in perfetta armonia con l’area del parco che lo circondava e con lo stile ” eclettico ” tipico della Montecatini termale.

Il teatro venne inaugurato il 30 luglio 1930 con l’opera AIDA di verdi, ed ebbe prima il nome di Teatro Giardino le Terme e poi Teatro Verdi, in onore del grande maestro che era stato un frequentatore abituale di Montecatini.

La platea, con pianta quasi a ferro di cavallo, fu realizzata ad una quota più bassa del terreno circostante, a gradoni, e vi si accedeva dal parco circostante scendendo dei gradini.

I primi due ordini di posti della platea erano in leggera pendenza e la gradinata del terzo ordine raccordava la platea al livello del parco.

Nella platea si trovava anche una serie di 5 palchi scoperti per lato, con ingresso autonomo dal giardino, rialzati in quota rispetto al piano della platea stessa e sistemati allo stesso livello del giardino che fungeva da grande atrio verde.

Staccionate e ringhiere separavano i tre ordini della platea e recingevano l’intera ” sala “, ed alcuni lampioni erano posti in prossimità degli ingressi.

Il tutto dimostra che la impostazione progettuale era volutamente ” in armonia” con il giardino circostante.

La Torre del palcoscenico (unica struttura muraria di questo teatro all’aperto   che all’occorrenza veniva coperto da tendoni mobili ) era quella tipica dei teatri melodrammatici di fine ‘800, presentava più ordini di ballatoi di servizio, comunicanti  con le scale a pioli.

Realizzata con una interessante e ammirevole struttura in legno composta di travi, pilastri e controventature, ricorda, e forse trae da questo ispirazione, il Globe Theatre di Shakespeare  a Londra, teatro completamente all’aperto, originariamente costruito nel 1599 e, con successivi interventi restaurativi, pervenuto fino ai giorni nostri.

Il soffitto del palcoscenico è costituito da una graticciata in travetti di legno posti a piccola distanza fra loro, usati per il sollevamento degli scenari. Al di sopra, il tetto è a due falde, a capanna.

Nel retropalco trovavano posto, e lo trovano ancora, i camerini degli attori.

Gli ambienti  riservati al pubblico ( bar,buffet ) vennero realizzati in un edificio autonomo, staccato dalla sala, comprendente un corpo centrale a pianta ottagonale ed ambienti minori più bassi addossati ad esso.

Nel 1981 il teatro, grazie all’allora patron Inigo Cortesi, storico impresario dello spettacolo toscano, è stato ristrutturato dotando la platea di una copertura fissa in tecnostruttura progettata dalla azienda leader mondiale Canobbio

Il teatro ha ospitato fino al 1940 prevalentemente spettacoli lirici; in seguito fu la location preferita delle operette e del varietà. Più recentemente (anni 80-90) invece è stato utilizzato come teatro studio dalla RAI in svariate occasioni (Serata d’Onore, Torno sabato..). Svariate sono state anche le manifestazioni congressuali di alto livello qui tenutesi nel corso degli anni (da Fiat a Poste Italiane).

Dopo alcuni anni di scarso utilizzo dal 2006, con la nuova gestione della famiglia Cardelli si è passati a una programmazione completa di spettacoli durante tutto l’anno e ad adeguare il teatro alle esigenze odierne di comfort e di sicurezza con ristrutturazioni e modifiche quali la nuova tensostruttura, i nuovi servizi, nuova area giardino, e il recupero di elementi artistici importanti.

IL RECUPERO ARTISTICO

L’integrazione con l’architettura delle Terme e questa idea del teatro-giardino si rivelano particolarmente nel prospetto del proscenio, dove la ricerca decorativa era unita ad elementi tipici dell’architettura paesaggistica.

la decorazione del fronte della torre scenica merita particolare attenzione.

I primi disegni di progetto del 1930 mostrano la volontà di legare gli elementi tipici di un interno di una sala di teatro (arcoscenico) con gli elementi di architettura dei giardini.

Le due pareti curve terminanti, ciascuna, con un pilastro sormontato da un vaso di fiori, ne sono la dimostrazione.

I lavori di recupero e restauro sono partiti, come in ogni progetto, dalla necessità di prendere conoscenza dello stato di preesistenza e confrontarsi con esso.

Sono state, pertanto, fatte ricerche dei progetti originari e di documentazione fotografica d’epoca.

Dal progetto del 1930, dell’Architetto Fortini, il fronte della torre scenica, con andamento superiore ad arco, presentava una intesa decorazione con motivi fitoformi, medaglioni con figure femminili danzanti e maschere.

Una foto del 1935 della struttura realizzata mostra una parziale variazione del fronte, che ha assunto profilo piramidale ed una decorazione semplificata con disegni floreali ad andamento geometrico verticale e rosoni.

Dalla ricerca presso lo Studio fotografico Rosellini è stata rinvenuta una serie di fotografie risalenti agli anni ’60 in cui è chiaramente visibile la decorazione che aveva sostituito la precedente sopracitata.

Questa decorazione rappresenta un gratticiato con colori verdi e gialli che copre interamente le ali tondeggianti.

Anche in questa scelta decorativa è evidente la volontà di dare a questa struttura muraria la trasparenza di un fondale di giardino, a conferma della ricerca di continuità ed armonia con l’area del parco che circondava ” il teatro all’aperto “.

Sono pertanto state eseguite varie prove stratigrafiche grazie alle quali è stato possibile rinvenire la successione delle cromie originarie e rileggere la redazione decorativa attestata dalla documentazione fotografica, seppure in condizioni lacunose, al di sotto delle grevi tinteggiature che vi erano state sovrapposte.

Si è pertanto deciso di restaurare il fronte del teatro recuperando i semplici ma eleganti motivi decorativi che lo qualificano, reintegrando sia il disegno del graticcio che chiudeva i lati del prospetto sia il profilo delle due colone che inquadravano l’arcoscenico (anche se la presenza del telo di copertura ha necessariamente limitato l’intervento restaurativo alla sola parte interna della struttura architettonica a trompe l’oeil ). E in tal modo si è restituita al fronte del teatro la garbata decorazione che contribuiva ad integrarlo con il parco della città termale e più in generale con quel gusto decorativo di sapore tardo eclettico, che allora come oggi connota la ” città delle acque “.

Cartellone: www.teatroverdimontecatini.it